Il telamone che sorregge l'architrave sul lato sinistro della porta è un uomo barbuto, raggomitolato su se stesso per sostenere lo sforzo del peso,con le mani tese sopra le ginocchia. La barba, i baffi ed i capelli sono scolpiti solcando il marmo con un andamento parallelo. I capelli ricadono sulle spalle generando una sorta di ricciolo a collare. Gli occhi, incavati, presentano una decisa marcatura del contorno. Si notano ancora dei frammenti della originaria cromia nera che doveva individuare originariamente la pupilla. Il padiglione auricolare è sommariamente descritto. Tutto il corpo è ricoperto da una lunga tunica che riesce a descrivere anatomicamente il corpo sottostante. Sul davanti le pieghe lasciano intravedere il ventre gonfio della figura. Le maniche che si allargano verso i polsi sono mosse nella ricerca d'individuazione della struttura muscolare del braccio e dell'avambraccio. In basso le gambe sono descritte dal panneggio mediante un gioco di pieghe schiacciate
- OGGETTO telamone
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ATTRIBUZIONI
Nicolò (notizie Prima Metà Sec. Xii)
- LOCALIZZAZIONE Cadeo (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La Gigli (1982) nota una possible derivazione unitaria dei vari telamoni presenti nei complessi romanici del piacentino. Infatti, prendendo spunto dagli analoghi pezzi del Duomo di Piacenza è possibile sostenere che alcune di queste figure rappresentino simbolicamente vizi e virtù come l'avarizia o l'usura. I telamoni di Cadeo sembrano poi legarsi assai strettamente,per la loro tipologia con alcuni pezzi del protiro del Duomo di Ferrara econ Sant'Antonino di Piacenza
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800236223
- ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0