tenda - manifattura italiana (sec. XVIII)
tenda
1700-1799
Tenda con barra tenditrice in ferro, decorata a tempera, già inchiodata al rullo della cassa dell'antico organo presente sulla attigua cantoria fino al secondo dopoguerra. Questa tenda era movibile e proteggeva il frontespizio della cassa
- OGGETTO tenda
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MATERIA E TECNICA
STOFFA
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Carpi (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa fu costruita verso il 1674 dai PP. Gesuiti sotto la direzione dell'architetto Antonio Loraghi. A questo noto artista è da attribuire il bel disegno a inchiostro di cassa d'organo qui riprodotto, che pare però rimanesse allo stadio di progetto, non essendo per ora emerso alcun documento comprovante la sua effettiva realizzazione. Pare anzi che solo nel 1726 i PP. Gesuiti decidessero di comprare in via provvisoria un piccolo "ma assai buono organetto" dei PP. Francescani, collocato al suo luogo da Domenico Traeri (detto Bresciani). Nel 1768 si fece provvista di "un organo nuovo" ma l'anno, coincidente con quello della soppressione per ordine del duca Francesco III di molti piccoli conventi del territorio, e l'entità modesta della spesa (£. 360 pur considerando che era stato dato in sconto l'organetto vecchio), lasciano pensare che si trattasse invece di uno strumento già usato. I PP. Gesuiti furono soppressi dal papa nel 1773 ed il loro strumento, valutato £. 450, fu rilascialo'al Seminario di Carpi nel 1775. Da questo momento se ne perdono le tracce documentarie, ma non è escluso che sia stato rivenduto poco tempo dopo a privati e che sia poi passato nella chiesa parrocchiale di Cniartirolo nel 1779 (Cfr. documenti: Quartirolo). Dal 1775 la chiesa di S. Ignazio cominciò ad essere officiata dalla Confraternita di S. Maria della Misericordia, che trasportò qui il suo organo dalla soppressa chiesa di S. Giovanni Battista. Nel 1777 l'organo, che risaliva al 1627 ed era stato ampliato nel 1676 dal carpigiano Giulio Savani, fu ampliato nuovamente dall'or-ganaro ferrarese Giovanni Cavalietti. Soppressa la Confraternita nel 1782 lo strumento fu venduto ai PP. Filippini, che forse si erano serviti fino ad allora nelle loro funzioni religiose di un clavicembalo, e che si trasferivano ora in S. Ignazio. Al momento della soppressione dei Filippini, avvenuta nel 1798 ad opera del governo napoleonico, lo strumento contava 12 registri. Nel 1799 fu trasportato per breve tempo in S. Ignazio l'organo della chiesa di S. Bernardino, e questo lascia pensare che l'organo precedente fosse quanto meno temporaneamente smontato. Pare però che fosse ancora presente nell'800. Lo strumento fu ceduto nel secondo dopoguerra dal l'organare Emilio Catellani di Reggio Bnilia, che fornì l'attuale armonium con canne finte. Non ci è noto se l'organo fosse in seguito distrutto oppure restaurato e rivenduto ad altra chiesa. Dello strumento che era posto sulla cantoria tuttora esistente sopra la porta d'entrata, resta soltanto la tenda decorata appesa in un locale adiacente alla cantoria. Attualmente la chiesa appartiene al Seminario Vescovile di Carpi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800235762
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0