adorazione dei pastori
dipinto,
1737 - 1737
Chiocchi Francesco (1704/ 1762)
1704/ 1762
Visione notturna all'interno della capanna; il fondo è molto scuro, uniforme, rotto da brevi bagliori che delimitano i contorni della costruzione. La luce proviene da Gesù Bambino, al centro, che ignudo è mostrato ai pastori da parte della Madonna. Maria ha veste rosa sfumata, manto azzurro, velo grigio sul capo ed un lenzuolo sul grembo, sul quale è adagiato il Bambino. Sulla sinistra è San Giuseppe con veste azzurra, manto marrone. A destra, vari pastori inginocchiati, in ombra, lumeggiati a colpi di luce. Il primo ha veste rosso acceso, il manto azzurro; gli altri hanno vesti di color nocciola. Nella parte alta escono dal buio due angioletti dall'incarnato roseo. Il dipinto è privo di cornice
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Chiocchi Francesco (1704/ 1762)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Giulio Ferrari"
- LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Pio
- INDIRIZZO piazza dei Martiri, 68, Carpi (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dai documenti dell'Ospedale di San Rocco si apprende che nel 1737 i confratelli ordinavano al pittore Francesco Chiocchi, allora in Carpi, due quadri, uno raffigurante l'Adorazione dei pastori, l'altro la Resurrezione, da porsi entro cornici di stucco a lato della porta maggiore della chiesa di San Rocco (Libro partiti di S. Rocco, in Archivio Storico Comunale di Carpi/ Archivio Guaitoli, 123, fasc. 7, c. 8 e filza 9, fasc. 8, c. 21 ). Costarono 50 filippi l'uno. Restarono nella chiesa fino a quando non venne chiusa nel 1771. I dipinti vennero allora trasferiti in quella di S. Maria delle Grazie e da qui nel Museo (1939). Citati da Campori (1855) nella biografia dell'artista mantovano, furono riferiti ad anonimo del XVII secolo da Ragghianti (scheda storica 1940) essendosi persa nel tempo la memoria della loro origine e delle loro vicende. E' stato Garuti (in Mostra restauri 1978) a identificare ed attribuire correttamente le due tele. Il pittore risente della cultura bolognese post carraccesca, ma anche dell'ambiente veneto. Già in pessime condizioni conservative, il dipinto in esame è stato sottoposto a restauro nel 1975. L'intervento è consistito nella foderatura, nella sostituzione del telaio, nella pulitura che ha portato al recupero della cromia, sebbene alterata da antiche puliture. L'integrazione pittorica ha interessato le piccole sgranature di colore, riprese a tono
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800233914
- NUMERO D'INVENTARIO depositi, n. 20
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 1973
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0