ostensorio - a raggiera - manifattura di Augusta (sec. XVII)
Piede ovale quadrilobo con orlo piatto e corpo bombato decorato a sbalzo appena rilevato, con motivi a volute fogliari includenti frutta e fiori; fusto con nodo a sezione triangolare ornato da carnose foglie d'acanto e ovati su uno dei quali è incisa l'arme gentilizia Picenardi (liocorno inalberato e scodato); dalla teca ovale, con cornice bombata a nubi, cherubi e punte di diamante, si diparte la raggiera a raggi fiammeggianti e cimasa a girali affrontati con crocetta apicale. Arricchiscono la mostra figure a mezzo rilievo: Dio Padre col globo a mezzo busto (sulla crocetta la colomba dello Spirito Santo), due angioletti in volo recanti i simboli della Passione a figura intera con la colonna e la croce, la Madonna Addolorata a mezzo busto, cui due angioletti in volo portano la corona e una ghirlanda floreale con cuore
- OGGETTO ostensorio a raggiera
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MATERIA E TECNICA
argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Di Augusta
- LOCALIZZAZIONE Borgo Val Di Taro (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Oggetto di notevole pregio e valore storico-artistico donato, come attesta l'iscrizione, da Giovanni Luigi Picenardi, membro di una delle principali famiglie del borgotarese e importante figura di diplomatico: fu ministro presso diverse corti di Germania e in particolare condusse le trattative per il matrimonio dell'Arciduca Giuseppe D'Austria, che lo creò libero Barone del Sacro Romano Impero (De Meo, 1988). Acquistato a Vienna nel 1698, l'ostensorio è tuttavia da attribuirsi con certezza alla celebre manifattura orafa di Augusta per la presenza della pigna, contrassegno territoriale della città tedesca dal XVI al XVII secolo, che qui compare nella forma assunta a fine '600 (Gregorietti, 1966). Nell'impossibilità di sciogliere il punzone letterale, anche perché solo parzialmente leggibile, rimane anonimo l'autore di questo prezioso ostensorio, che ripropone i modi tipici della produzione augustana quali si mostrano nei numerosi esemplari noti (si veda in particolare l'ostensorio della Chiesa di Ravascletto in Ganzer, 1992 e in Bergamini, 1992): lo sbalzo nitido ma assai poco rilevato che lascia talora ampie superfici libere, il gusto per i decori minuti e, ove la tipologia del pezzo lo consenta, la propensione alla ricchezza narrativa espressa nelle numerose figure applicate, minuziosamente descritte e con ricco corredo di attributi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800157038
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nel verso della mostra intorno alla teca - IOANNES ALOYSIUS PICCINARDUS COSTA S.R.I. LIBER BARO ET EQUES - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0