ancona - ambito emiliano (seconda metà sec. XVII)

ancona 1650 - 1699

L'ancona lignea si sviluppa dal basso con ampie volute laterali decorate con motivi fogliati, intagliati e dorati. La base è a due gradini e presenta motivi anch'essi intagliati e dorati, riportati su fondo marmorizzato in tonalità azzurre e rossicce. Al centro la nicchia, con incorniciatura intagliata, è arricchita nella parte alta da una coppia di putti che reggono una mitria. Le figure sostengono la trabeazione interrotta e inclinata lateralmente che è sovrastata da una cimasa con analoghi motivi decorativi ad intaglio ed ampio cartiglio. La mensa è moderna, realizzata in marmo e sostenuta da due colonnine

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura/ doratura
  • MISURE Altezza: 418
    Larghezza: 318
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LOCALIZZAZIONE Corniglio (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo splendido esempio di altare ligneo decorato e policromato è uno degli esempi più alti di arte ebanista presenti nella Val Parma; di mano purtroppo ancora anonima, va assegnato, per l'analisi delle caratteristiche stilistiche salienti effettuate in questa occasione editoriale, a un artista di area parmense. L'opera, sia dal punto di vista compositivo che per i motivi decorativi intagliati, pare ascrivibile alla produzione della seconda metà del XVII secolo (qualche decennio prima della data alla quale l'assegnò il precedente schedatore nel 1978), come confermano anche Giuseppe Cirillo e Giovanni Godi nella loro guida alle chiese di questo territorio, dove la citano come "ricca ancona locale" (1986, pag. 208). Non mancano qui richiami a molta della produzione secentesca emiliana inerente a questi manufatti, di cui comunque oggi conserviamo pochi esemplari completi e ben conservati come quello in esame. La policromia, in parte ancora probabilmente originale, è stata integrata in epoca più recente anche se in maniera tale da non danneggiare la percezione dell'insieme; il manufatto è come detto in buona conservazione, ma se ne consiglia, vista l'importanza, un monitoraggio frequente. La datazione proposta da Enrico Dall'Olio (1960, pag. 273) pare francamente troppo tarda (la assegna genericamente al XVIII secolo e la definisce "bellissima ancona in legno scolpito di rara fattura"): troppo preponderante è l'ispirazione tardo manierista messa in opera da questo intagliatore.Purtroppo la visita pastorale del vescovo Crescini (1829), molto prodiga di cenni alle opere presenti nelle chiese visitate, in questo caso fa semplicemente cenno a un "altar di Sant'Antonio Abate" (con la statua attuale, probabilmente; si veda la scheda relativa) definito di "legno velato oro" (Crescini 1829, ad vocem) Si tratta in ogni caso, con certezza, del manufatto ligneo qui schedato. Gli altari laterali erano dedicati a Sant'Antonio, a sinistra e alla Beata Vergine a destra. Ulteriori note si apprendono dagli inediti inventari rintracciati per la presente occasione: "Inventario delle supeletili e mobili della Chiesa Parochiale di S. Biagio di Sauna fatto l'anno 1712" (AVPr n.2) e "Nota di mobili della Chiesa di Sauna anno 1762" (n.3), dove è citato un altare di "Antonio Abbate con la sua nicchia nella quale risiede la sua statua". Stesso discorso per quanto concerne l'"Inventario delle supeletili sacre e de mobili della chiesa parochiale... di S.Biagio di Sauna" (1823 n.4)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800143530
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla cimasa - SPERENT IN TE QUI \ NOVERUNT NO. \ MEN TUUM - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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