secchiello per l'acqua benedetta di Smitti Agostino (sec. XVI)

secchiello per l'acqua benedetta, 1580 - 1580

Piede a base circolare, segnato all'orlo da un giro di bacellature alternate ad embrici e concluso da un breve collo dritto. Vaso con accentuata bombatura inferiore ove si riprende in maggiori proporzioni il motivo decorativo del piede; orlo alto e brunito percorso da un serto d'alloro interrotto, in corrispondenza degli innesti del manico, da due cherubi a mezzotondo . Manico costituito da due delfini affrontati con code avvolte a ricciolo che si agganciano tramite anelli al vaso, mentre le teste si congiungono ad un disco centrale con sferette e anello apicale

  • OGGETTO secchiello per l'acqua benedetta
  • MATERIA E TECNICA argento/ battitura/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Smitti Agostino (notizie 1575-1587)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il secchiello è quasi certamente identificabile con il "caldarino" di cui in data 3 aprile 1581 il Registro dei Mandati della Fabbrica riporta un pagamento di lire 261 soldi 13 e denari 3 all'orefice "teutonico di S.A.S il Duca". Si può attendibilmente supporre trattarsi di Agostino Smitti, che lo Scarabelli Zunti dice "valente orafo chiamato a Parma di Germania dal Duca Ottavio Farnese"già prima del 1575, risultando tra gli stipendiati di corte fino al 1586 ; in città si accasò con tale Caterina,da cui ebbe Michele, Cristoforo e Giovanni, anch'essi orafi, piu noti perchè meglio documentati, pur essendo le loro opere in gran parte perdute (Scarabelli Zunti E., Documenti e Memorie..., Ms.fine sec. XIX, v. IV, pp. 294, 295, 298) . L'identificazione dell'"orefice teutonico" in Agostino pare confermata dal ricorrere del suo nome per esteso in varie note di pagamento del 1587 a testimoniare un rapporto continuativo tra la Cattedrale e la bottega Smitti, persistente ancora agli inizi del Seicento con i figli (Registro Mandati F3 passim). L'assenza fino ad oggi di memorie storiche relative alla produzione di Agostino rende particolarmente interessanti i recuperi archivistici sopracitati e ancor di più il pezzo a lui attribuibile, unica testimonianza materiale della sua opera. Si tratta di un oggetto di notevolissima qualità che rivela modi tipicamente tardoclassici nella foggia, nei motivi decorativi ( si vedano le embricature , i delfini affrontati...) come pure nella lavorazione appena rilevata. L'iscrizione ricorda coloro che erano prefetti della Fabbrica al momento della commissione del secchiello, due canonici e due iureconsulti (Juris Utriusqe Doctor)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142642
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI lungo l'orlo interno - R.do D. HORATIO BELLIARDO CANONICO R.do D. FRANCISCO BALISTERIO I. V. D. et CANONICO MAG.co D.CHRISTOPHORO LONGO I.V.D.MAG.co D. CAMILLO LALATTA FABRICAE PRAEFECTIS MDLXXX - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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