Piede quadrilobo su alto gradino liscio che una gola raccorda al campo interno inferiormente bombato e decorato da volute fitomorfe affrontate, scandito verticalmente da nastri rilevati desinenti a riccioli in settori bruniti includenti una foglia nervata. Su di una mensola quadriloba si innesta il fusto, risolto in un nodo principale a vaso, costituito da due elementi sovrapposti e sagomati ad andamento concavo-convesso, giocati sull'alternanza di bacellature, embrici e scanalature; due foglie d'acanto dorate applicate completano la decorazione del nodo, ritornando nel cespo che maschera l'innesto a baionetta.Ricettacolo con teca circolare profilata da una cornicetta ad ovoli, da cui si dipartono fasci di raggi di diversa lunghezza, parzialmente dorati; crocetta apicale a terminazioni trilobe
- OGGETTO ostensorio a raggiera
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MATERIA E TECNICA
argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura/ fusione
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ATTRIBUZIONI
Mantelli Gaspare (attribuito)
Capitassi Francesco (1747/ Notizie Fino Al 1812)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE "Un ostensorio grande d'argento" comincia a comparire negli inventari conservati a partire da quello datato 1708, che lo dice donato da" Mons. Ill.mo Vescovo Giuseppe Olgiati", insediatosi a capo della Diocesi parmense nel 1694. Lo stesso avrebbe di lì a poco commissionato il grande baldacchino d'argento (cfr. scheda SPSAE PR 00142701), la cui spesa gravò in realtà, dopo il trasferiemento dell'Olgiati alla sede episcopale di Como, sulla cassa della Fabbrica. La grande e preziosa macchina espositiva, realizzata dall'orafo milanese Gaspare Mantelli, era stata ideata in forma "corrispondente all'ostensorio che Egli (Olgiati) aveva già donato" (cfr. Allodi 1856, p.333). E' quasi certo dunque, pur nell'assenza di conferme archivistiche, che anche il pezzo in esame sia opera dello stesso Mantelli:gli originari caratteri formali dell'ostensorio non sono oggi immediatamente riconoscibili a causa di un documentato intervento di ripristino tardosettecentesco ( si veda ad esempio l'inserimento dei rigidi nodi a rocchetto che allungano il fusto, snellendolo inoppurtunamente). Sappiamo infatti che nel 1781 l'argentiere parmense Francesco Capitassi riceveva lire 65 per aver accomodato e "ridotto come nuovo l'ostensorio grande"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142632
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0