monumento funebre di Boudard Jean Baptiste (maniera) (terzo quarto sec. XVIII)
monumento funebre,
1762 - 1762
Boudard Jean Baptiste (maniera)
1710/ 1768
Lapide in marmo con iscrizione in lettere capitali romane dorate. Nella parte alta compare un intarsio in marmo bianco rappresentante un teschio con ossa. La lastra è inserita all'interno di un'edicola in marmi policromi costituita da lesene con capitelli compositi che reggono un architrave aggettante in cui è posizionato lo stemma della famiglia Marazzani (una sorta di rocca con tre stelle) con cappello cardinalizio. Il monumento termina con il busto del Marazzani, in marmo bianco, che si staglia al centro di una lunetta anch'essa marmorea
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
breccia/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Boudard Jean Baptiste (maniera): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dall'iscrizione presente nella lapide si deduce che fu il nipote Antonio Camillo Marazzani, "erede mestissimo" del famoso vescovo, a volere questo ulteriore ricordo dello zio nella cappella di Sant'Agata. L'insieme non presenta particolare rilievo, tranne per il semplice e sussiegoso busto. Nelle sue forme lineari ed asciutte, nell'espressione dello sguardo fisso nel vuoto, che pone il ritratto del personaggio lontano in una dimensione astratta, di cerimonia ma anche di infinita solitudine, bene si legge la limpidezza formale ed elegante dei busti che il Boudard realizzò per la corte dei Borbone o a personaggi legati alla famiglia ducale. Proprio lo scultore francese in un documento datato 29 ottobre 1765 ricordava di essersi recato nel 1762 a Carrara per fare incetta di marmi per le numerose commissioni ducali. Dichiarava inoltre di aver ricevuto in pagamento 3700£ "per un piedistallo di Bardiglio" futuro basamento per un San Giovannino che proprio Monsignor Marazzani aveva lasciato in eredità al sovrano. Il busto del Marazzani qui nella cappella di Sant'Agata è la stretta conseguenza di quel San Giovannino donato: come segno di gratitudine e di profonnda amicizia il duca fece realizzare al Boudard in quel 1762 il ritratto del vescovo per il suo cenotafio. La purezza rigorosa del busto dello scultore francese corona così questa lapide che, nell'uso di marmi diversi si qualifica come tipica espressione di decorativismo settecentesco italiano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142313
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI D.O.M./CAMILLO MARAZZANO PATRICIO PIACENTINO/QUI PRIMUM CIVITATE INTERAMMENSI/DEINDE SABINENSI PROVINCIA EGREGIE ADMINISTRATA/SEXTO NONDUM LUSTRO EMENSO/A SANCTISSIMO PAPA CLEMENTE XI./AD PARMENSEM ECCLESIAM PROMOTUS/EI QUINQUAGINTA FERME ANNOS/SAEPE IN MAXIMA RERUM TEMPORUMQUE PERTURBATIONE/ITA PRAEFUIT./UT NON DOCTRINAE MODO PRUDENTIAE ET CONSTANTIAE/VERUM ET PIETATIS IN DEUM EXIMIAE/LIBERALITATIS IN PAUPERES/BENEFICENTIAE ET COMITATIS IN OMNES/VIVENS MORIENSQUE LAUDEM FUERIT CONSECUTUS/ANTONIUS CAMILLUS MARAZZANUS VICECOMES/SERENIS.REG.INFANTIS P.P.VU.ETC.DUCIS EQUESCUBIC/FRATRIS FILIUS ATQUE HAERES MOESTISSIMUS/EXTREMUM HOC GRATI ANIMI MONUMENTUM/P.C./MDCCLXII - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0