altare - a edicola di Pinchetti Giovan Battista (ultimo quarto sec. XVII)

altare a edicola 1683 - 1683

L'altare è formato da un paliotto in pietre dure intarsiate a motivi floreali, ricami ed al centro un cuore trafitto da una freccia. Dalla mensa si erge una complessa e scenografica ancona in breccia nera con corpose colonne tortili sopra le quali, tra vasi con fiamme ardenti, drappeggi ed angeli, spicca la figura di Dio Padre

  • OGGETTO altare a edicola
  • MATERIA E TECNICA breccia/ intaglio/ intarsio
    pietra di paragone/ intaglio/ sbozzatura
    marmo/ intaglio
  • MISURE Altezza: 700
    Larghezza: 420
  • ATTRIBUZIONI Pinchetti Giovan Battista (notizie Seconda Metà Sec. Xvii)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ignoto Intagliatore Del Xviisecolo
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Vescovo Castelli, passando in rassegna le varie cappelle del Duomo, riguardo a questa, nel 1578 così scriveva: "Vidit Cappellam illorum de Cola in qua adest titulus sub vocabulo Sancti Vicinij" (la cappella divenne proprietà dei Mansionari della cattedrale nel 1799, anno in cui, per testamento, l'ultimo esponente della famiglia Colla ne affidò loro la custodia, riportato da Gabbi, Le chiesa di Parma, "S. Maria Bianca", ms. 18 presso ASPr, 1840, c. 140 e poi da Testi 1934, p. 126), sottolineando pure il fatto che in essa non vi era l'altare e che complessivamente necessitava di un restauro (in Visitatio civitatis Parmae..,1578, ed. anast. 1999, p. 29). Le guide sette-ottocentesche tralasciano di ricordare l'antica dedicazione a S.Vicinio cosicché nel 1812 la cappella diventa ufficialmente di S.Teresa: sarà ancora una volta il Vescovo Carlo Francesco Caselli a far arrivare in Duomo l'attuale altare dedicato appunto a S.Teresa e custodito un tempo (prima cappella a sinistra entrando) nella chiesa di S. Maria Bianca delle Carmelitane Scalze (soppressa e demolita nel 1815). Come ricorda un documento datato 20 maggio 1683 (custodito presso ASPr, Fondo Conventi e Confraternite XXIV, "S. Maria Bianca", e cit. in Mendogni, S. Maria Bianca, in "Parma per l'arte", I , dic. 1995, p. 46) , l'importante altare era stato commissionato allo "scultore di marmi" Giovanni Battista Pinchetti, comasco d'origine ma residente a Lodi, al costo di 510 doppie di Spagna da pagarsi in tre rate. L'altare, così possente nelle sue forme, esempio assai significativo del Barocco maturo, era sempre stato ricordato dalle fonti per le caratteristiche quattro colonne tortili di diaspro scuro, quella famosa "pietra di paragone" usata dagli orefici: così, infatti, lo Scarabelli a margine del Baistrocchi (Guida pei forestieri a riconoscere..., ms. 120, Sopr. BAS di Parma e Piacenza, c. 72): "Ad ingredienti dexteram (S. Maria Bianca) stat sacellum Sanctae Theresiae Virginij cujus Arae S.Simplici, intecstoque cuius columnj inspirans tortis Lydii lapidiis". L'ancona, in origine, era stata creata per contenere il dipinto realizzato dal luganese Ludovico David (quadro pagato il 4 agosto 1685), rappresentante S. Teresa incoronata dal Salvatore, sostituito a metà del '700 dall'attuale bassorilievo con "S. Teresa in estasi e l'angelo" di Carlo Baratta (v. scheda n. 118). Se la complessa e scenografica ancona in breccia nera costruita sulle ricordate corpose colonne a torciglione culmina in eleganti fiamme ardenti, drappeggi, angeli e in una centrale figura di Dio Padre, di tutto riguardo risulta essere anche il paliotto di pietre dure intarsiate con motivi floreali, ricami e nel mezzo un cuore trafitto, preziosa testimonianza in Duomo (insieme all'altro altare, prima altare maggiore della stessa chiesa di S. Maria Bianca, eseguito da Alberto Oliva tra il 1674 ed il 1680, oggi adattato alla Cappella del Santissimo, v. Gabbi, op. cit., ma anche Mendogni, op. cit., p. 45, nota 20) dello scomparso edificio delle Carmelitane Scalze
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800134586
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1683 - 1683

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'