Ultima cena

dipinto,

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Venanzi Giovan Battista Detto Da Pesaro (1627/ 1705)
  • LOCALIZZAZIONE Colorno (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Poche sono le notizie relative alla biografia e all'attività del Venanzi prima della sua venuta a Parma, intorno al 1660, su richiesta dei teatini di S. Cristina. Si sa di opere eseguite in città e in provincia per la committenza religiosa, soprattutto teatini e carmelitani, e per la corte farnesiana di Ranuccio II, nel periodo della sua permanenza nel ducato, protrattasi fino al 1678 ca., anno in cui gli venne conferita la patente di famigliarità da parte del duca. Proprio questo dipinto potrebbe segnare l'inizio del rapporto con la corte, in quanto venne eseguito per quella cappella,appena decorata dagli stuccatori ducali Domenico e Leonardo Reti, in cui si svolgevano le cerimonie per la corte quando i duchi soggiornavano a Colorno e l'anno di esecuzione coincide con la fine del rapporto del Venanzi con i teatini. Nel dipinto l'artista denuncia modi di derivazione cantariniana, soprattutto nella descrizione dei panneggi nervosi, ed in generale con la tradizione classicheggiante della pittura bolognese del '600. L'impaginazione risulta infatticalibrata ed in perfetto accordo con la scansione spaziale delle architetture decritte sullo sfondo; suggestiva la figura di Giuda che versa da bere, in cui il mantello che scivola mette in evidenza la borsa con il denaro
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800130845
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 84/90)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1978
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1994
    2006
  • ISCRIZIONI sul piede del tavolo - IOHANNES VENANTIUS PESAURENSIS F. MDCLXVIII - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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