paliotto,
1590/ 1610
Sul fondo raso da 8 catena al diritto colore rosso cremisi poggia un complesso disegno a ricamo formato da 11 colonne verticali che si ripetono anche in orizzontale con una serie ininterrotta di racemi fioriti e fogliati formanti una maglia continua legati da punti di giunzione neri; il ritmo compositivo è dato dall'iterazione di una serie di grandi foglie ricurve contrapposte al centro delle quali si alternano due tipi di fiori (una margherita a sei petali e un fiore con petali appuntiti e ricurvi). Ricamo ad applicazione in vari filati policromi nei colori giallo, bianco, verde chiaro e canutiglia (r. d. unico). Frangia in oro filato con mancanze e sfilacciature applicata posteriormente al paliotto
- OGGETTO paliotto
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Centro-meridionale
- LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta senza dubbio -insieme alla pianeta della scheda n.- dell'oggetto più prezioso del gruppo di paramenti sacri della chiesa di Cozzano e forse dell'intera zona di Langhirano. Il Santangelo che lo pubblicò nel repertorio del 1934 illustrandolo con una delle poche fotografie di tessuti del volume ne rilevò l'elevata qualità attribuendolo a manifatture fiorentine del tardo Cinquecento senza tuttavia motivare in alcun modo l'impegnativa attribuzione. Lo stesso studioso pensava ipoteticamente che il paliotto fosse stato ricavato dal piviale di un ricchissimo parato in terzo comprendente anche una striscia di tessuto (ancora esistente nel 1990- cfr. nota manoscritta di Mariangela Giusto nella scheda OA- ma non tovata durante il nostro sopralluogo) evidentemente ritagliata da una parte non precisata del paramento e da una pianeta tuttora esistente che presenta chiare somiglianze con il paliotto ma anche maggiore complessività decorativa e formale. Il manufatto appare chiaramente manipolato e trasportato su un nuovo fondo come si nota dal raso cremisi che per la sua luminosità non corrisponde agli esempi conosciuti del tardo Cinquecento o dell'inizio del Seicento. Il carattere poco naturalistico del disegno e l'ordinamento dei fiori in spartiture rigidamente geometriche appare tipico del primo Seicento come suggerisce anche il passaggio dai motivi geometrici cinquecenteschi ai più animati e vivaci fiori apprezzati nel nuovo secolo; per ora è ancora difficile fissare il luogo d'origine del ricamo che speriamo di poter individuare prossimamente con una serie più approfondita di confronti. Provvisoriamente tuttavia accanto a Firenze non escluderei Roma dove lavoravano al servizio dei papi e della curia schiere di ricamatori organizzatiin botteghe provenienti di solito dall'Italia settentrionale (cfr. i repertori archivistici del Bertolotti divisi per aree di provenienza: Veneto, Emilia, Lombardia ecc.)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800124937
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0