cornice, 1750 - 1760

Cornice dorata, realizzata in legno, poggiante su zampe leonine con sagoma intagliata e traforata a volute. Foglie e fiori decorativi si compongono in un articolato gioco di linee e forme varie. Nella parte superiore si apre una grande conchiglia sormontata da fiori

  • OGGETTO cornice
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneta
  • LOCALIZZAZIONE Corniglio (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Siamo davanti a un esempio molto raffinato di cornice, dalla chiara derivazione da ambito veneto, che probabilmente in passato conteneva uno specchio. Attualmente invece, nella cappella laterale della chiesa parrocchiale di Corniglio, contorna una statua di San Giuseppe e Gesù Bambino (almeno dal 1922, all'epoca della schedatura Testi). Viene definita da Giuseppe Cirillo e Giovanni Godi, nella loro guida all'arte parmense, "splendida cornice da specchiera civile" (1986, pag. 205) e gli stessi studiosi contribuiscono anche a una datazione, evidente pure grazie all'analisi stilistica. Siamo circa alla metà del Settecento, forse qualche anno dopo quanto riportato nella schedatura del 1976 da Bertolotti, che la vede realizzata nei primi decenni del medesimo secolo. L'abilità tecnica dell'intaglio è decisamente interessante e si nota una perizia esecutiva con la quale è realizzata che l'avvicinano a molti esempi coevi presenti soprattutto nei palazzi veneziani della grande nobiltà (anche la doratura non vede "sbavature"). Della sua importanza si era accorta nel 1956 anche Augusta Ghidiglia Quintavalle che in quell'anno la espone alla prima "mostra di arredi e paramenti sacri di Corniglio" (1956, pag. 21). definendola "opera molto fine". In precedenza, nel 1934, viene anche citata nell'Inventario dei beni mobili e immobili di ragione della chiesa parrocchiale di S.M. Assunta in Corniglio" steso da don Giuseppe Albertelli, parroco della chiesa in quegli anni. La cornice è anche citata, a dimostrazione dell'importanza del pezzo, da A. Santangelo nel suo "Inventario degli oggetti d'arte nella provincia di Parma" (1934, pag.217).Inutile dire che si tratta dell'unico esempio presente sul territorio di Corniglio e anche se al momento non si sono rintracciati documenti probanti si può ipotizzare sia stata donata in tempi antichi da un abitante del luogo, "collezionista" di arte dell'intaglio veneto. La condizione conservativa, infine, è decisamente buona, anche se si ha menzione - dalla schedatura Testi del 1922 - che la cimasa staccandosi durante un terremoto cadde e restò in sagrestia vario tempo prima di essere reinserita nel luogo originario "per cura della Soprintendenza"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800112056
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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