LOTTA VITTORIOSA CONTRO IL DEMONIO

dipinto, 1490 - 1510

L'allegoria è contenuta nei vani di un polittico racchiusi entro cornici dipinte sul muro. Tutto il lavoro è diviso in due piani e l'interno è scandito da due campi laterali chiusi e da un vano centrale libero in cui è rappresentato S.Ubaldo in piedi che schiaccia col pastorale un demonio. Ai lati dei campi laterali quattro paraste ornatissime poste su uno zoccolo di fondo che incorniciano a sinistra S.Michele che affonda la lancia nel ventre del demonio che è in agguato per rapire un'anima e a destra S.Raffaele che accompagna per mano Tobiolo che guarda verso il cielo. La zona superiore presenta un tabernacolo con fronte e cimasa e due spazi dalle parti delimitati da cornucopie. Al centro è Cristo adagiato nel sepolcro da angeli; nella cimasa la Maddalena, lo spirito Santo e S.Gabriele. Sullo sfondo un cielo azzurro con cespi di verde e arbusti. Nelle basi delle paraste i SS. Pietro, Paolo, Felicola e Maddalena

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Araldi Alessandro (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Quando l'opera fu scoperta casualmente nel secolo scorso gli studiosi dell'arte locale fecero subito il nome di Alessandro Araldi, ma è un'attribuzione forzata poichè c'è ancora uno spirito quattrocentesco e un sentimento religioso che mancavano all'Araldi. Comunque è da osservare che i bellissimi fregi su fondo azzurro che adornano l'ancona dipinta sono simili a quelli che eseguiva alla fine del Quattrocento Michele Mazzola e nel primo ventennio del Cinquecento dipingeva in San Giovanni Evangelista a Parma Giacomo Antonio da Reggio. Le figure risentono dell'arte di Pinturicchio e della Scuola umro-toscana in genere. Maria Cristina Chiusa al contrario di Pezzana, Lopez, Cavalcaselle non sostiene l'attribuzione all'Araldi ma crede che si tratti di un autore di cultura anteriore. L'esecutore di questo nobile dipinto è un parmigiano ed è da ammettere che egli si sia ispirato all'arte umbro-toscana. Si può considerare la fine del Quattrocento e il primo decennio del Cinquecento come data approssimativa dell'esecuzione. Le iscrizioni dorate poste sotto le figure hanno solo un valore iconografico per la geniale esaltazione della vittoria degli arcangeli, di Sant'Ubaldo, di Maria e di Gesù sul demonio. Una copia di questo affresco è stata realizzata nella cappella precedente che differisce solo per la tecnica di esecuzione e per la trascuratezza con cui furono riprodotte le figure e i fregi. Copertini sostiene che la copia fu realizzata perchè l'originale venne coperto da una pala cinquecentesca di Girolamo Mazzola Bedoli commissionata dai Cusani nuovi proprietari della cappella. L'originale fu nuovamente scoperto nel XIX secolo; L'ancona che la ricopriva fu portata nella quarta cappella di sinistra. La parte dell'ancona dipinta che sporgeva sotto l'ancona di legno del Mazzola Bedoli venne rasciata cosicchè nel secolo scorso vennero fatti alcuni restauri per completare l'ancona. Non ebbero però bisogno di restauro le figure che sono in buono stato di conservazione. La cornice intagliata in legno e la quadratura che comprende l'intera composizione dipinta sul muro è opera recente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800107667
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1971
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • ISCRIZIONI sotto i riquadri centrali a destra - SANCTUS ANGELUS RAPHAEL HOMINUM LAGUORUBUS MEDENS - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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