Cristo deriso
coppa,
1563 - 1563
Eleucadio Solombrini (attribuito)
notizie fine sec. XV/ notizie inizio sec. XVI
Coppa con ampia superficie orizzontale e breve bordo che si chiude a corolla. Grande piede tronco-conico
- OGGETTO coppa
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MISURE
Diametro: 26.5 cm
Altezza: 5.4 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Forlivese
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ATTRIBUZIONI
Eleucadio Solombrini (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppa presenta la raffigurazione di Cristo deriso. La scena mostra Cristo, incoronato con la corona di spine, schernito e tormentato da nove sbirri. Sul lato sinistro della coppa si trova, all’interno di una tavola, l’iscrizione “Ave rex/ iudeorum/ forum/ LIVII 1563”. Il rovescio è percorso da bande e filetti concentrici di colore azzurro-blu, ocra e giallo; e sul fondo del piede, in un cartilio con nodi e svolazzi si trova un’altra iscrizione che reca “Forlli luchadio”. La scena è una riproduzione di un bulino di Lucas Van Leyden monogrammato e datato 1519 (F. W. H. Hollstein, Dutch and flemish etching, engravings and woodcuts, Amsterdam, 1954, X, p. 104). Si può notare, osservando l’incisione, la sagacia compositiva della decorazione della coppa: il maiolicaro sente la drammaticità della scena, tuttavia il rigido impianto non lo soddisfa e ne rompe audacemente la trama ponendo in primo piano, come quinta, un pilastro (non trova più posto, di conseguenza, per il personaggio dietro la tenda), sposta in avanti i piedi incrociati di Gesù (per seguire meglio l’andamento della coppa in basso), ma sembra non seguire il filo di una effettiva organicità. Con una semplice traslazione laterale della composizione, la testa di Cristo, il vero fulcro emotivo, è posta al centro dell’attenzione, nel mezzo della coppa, in cui convergono ancora i bastoni dei derisori. Infine, il registro coloristico, ricco e personale, qualifica il segno un po’ sfioccato, così distante dal fine tratto dell’incisione. “L’incentivo iconografico, che proponeva un lontano momento lirico e commosso del rinascimento nordico, è stato tradotto, con appropriate trasformazioni strutturali e con una particolare tavolozza, in un’opera schiettamente originale, che inserisce l’espressività ceramica nel vivo della cultura manieristica già volgente al barocco.” “Il Solombrini non mostra affatto di “adeguarsi al canone dominante”, attardandosi nell’istoriato tradizionale, ma, al contrario, istituisce un valido aspetto della pittoricità ceramica, con una sensibilità nuova, formale e coloristica.” (Riferimenti BIB: 00000152)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800105207
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1848
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Ravenna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2013
2015
- ISCRIZIONI nel recto, in centro a sinistra, entro cartiglio - ave rex/ iudeorum/ forum/ livii 1563 - capitale romana - a pennello - latino
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0