decorazione plastica,

La decorazione accompagna le membrature architettoniche della cappella a pianta quadrata, sormontata da cupola su pennacchi. Paraste con ricchi capitelli compositi sostengono una trabeazione al di sopra della quale, ai quattro angoli, sono gli Evangelisti a tuttotondo. Nei pennacchi un'incorniciatura a cartocci racchiude affreschi, mentre nei lunettoni laterali con finestra sono decori a rilievo; nel lunettone di fondo si ritrova una composizione racchiusa da cortine panneggiate con due angeli in adorazione del SS. Sacramento. Nella cupola decori a stucco profilano i quattro affreschi ivi dipinti con motivi di festoni sostenuti da putti volanti, che lungo i costoloni fungono da cariatidi; altri putti e la Colomba dello Spirito Santo sono nella lanterna. Sui capitelli delle due parasteche affiancano l'arco d'ingresso alla cappella sono due figure femminili a tuttotondo, la Giustizia con la bilancia a sinistra, la Prudenza con lo specchio a destra. Fondi murari in verde e azzurro chiaro

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA Stucco
  • ATTRIBUZIONI Mercoli Giacomo (notizie 1691-1702)
  • LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla base di un documento rintracciato presso l'archivio parrocchiale da A. Aimi (1977, p.7), in cui in data 27 settembre 1681 si dichiara di versare "a maestro Giacomo Mercori stuccatore l. 595 per completo pagamento di tutte le fatture di stucco come d'altro fatte alla cappella del S.mo", si ricava che questa decorazione plastica a stuccco è opera di Giacomo Mercoli, stuccatore originario del Lago di Lugano e cremonese di educazione, di cui si avevano notizie solo tra il 1691 e il 1702. Pertanto, come sostiene Aimi (1977, p.5) "il ritrovamento documentario relativo al Mercoli porta un ulteriore contributo alla cronologia e al catalogo di questo artista cremonese". In precedenza lo stuccatore era stato studiato da G. Godi (1975, pp95-99), il quale ne aveva segnalato la prolungata attività pr i Marchesi Meli Lupi a Soragna e messo in evidenza certi impacci del modellato e la staticità della composizione in opere appartenenti ormai all'ultimo lustro del XVII secolo. A maggior ragione qui, in anticipo di quasi un ventennio sulle opere lasciate dal Mercoli a Soragna, la resa plastica è ancora più scolastica e volutamente ancorata a "tranquille e tradizionali forme stilistiche". Secondo Godi (1975, p. 99) l'artista lombardo è presente a Fiorenzuola negli stucchi dell'oratorio della Madonna del Moronasco, stucchi che lo studioso attribuisce al Mercoli sulla base di uno stretto rapporto stilistico con le opere di S. Antonio a Soragna; già il Manfredi (1969, pp. 124-125) sottolineava questa analogia lasciando gli stucchi fiorenzuolani anonimi, ma lodandone "l'eccellente fattura). Il recente restauro ha infine messo in luce sulla parasta destra dell'arco d'ingresso le lettere GM e la data 1681 incise nel finto marmo, sigla dell'artista e indicazione dell'anno di esecuzione dei lavori. Secondo C. Longeri Corradini (1997) il decorativismo mai sovrabbondante del Mercoli e la sua misurata concezione plastica parrebbero presupporre la conoscenza dell'opera dell'intelvese Giovanni Battista Barberini (in particolare le statue della navata centrale e cappella del Crocifisso in S. Agostino a Cremona), divenendo più maturi e calibrati nei lavori dell'ultimo decennio del Seicento a Soragna; l'acquisita morbidezza e scioltezza di forme che essi denotano sarebbe da porsi in relazione alla frequentazione dei Galli Bibiena, coi quali il Mercoli collaborò nella Rocca e nell'Oratorio di S. Agostino
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103756
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1997
    2006
  • ISCRIZIONI nell'arco dell'abside - ANGELORUM ESCA NUTRIVISTI POPULUM TUUM - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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