Architetture illusionistiche; figure allegoriche femminili; angioletti

decorazione pittorica,

Decorazione monocroma grigia, con tocchi in oro e verde: nel fondo dell'abside è dipinta una finta ancona barocca a timpano spezzato e pilastri laterali, riccamente decorata da volute e mensole che incorniciano la nicchia centrale per statua devozionale ed un soprastante ovato dipinto di epoca precedente; davanti ai pilastri sono due finte statue allegoriche in monocromo oro su piedistallo, raffiguranti a sinistra la Purezza col giglio, a destra la Carità col cuore, entrambe precipue virtù mariane. Sulla parete sinistra è una finta balconata, su quella destra un'incorniciatura architettonica allo sguancio della finestra. Nella cupoletta le architetture si aprono su di un occhio di cielo dove volano due angioletti con corona di stelle, cherubi e la colomba. Sull'arco d'ingresso è un cartiglio sagomato con iscrizione dedicatoria tra volute architettoniche

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • ATTRIBUZIONI Alessandri Antonio (1696/ 1756)
  • LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche se gli studi relativi alla Collegiata (Ottolenghi, Pancotti, Arisi, Aimi) non hanno dedicato particolare attenzione a questi affreschi, la loro paternità, come di quelli della parallela cappella del Crocifisso, va ricondotta al pittore quadraturista piacentino Antonio Alessandri sulla base del contratto di commisssione reso noto da Don A. Bergamaschi nel 1925 ( Bergamaschi A., "La cappella del Crocifisso" in l'Idea 21 novembre 1925 e 28 novembre 1925) e ripreso recentemente da A. Coccioli Mastroviti (1989) in uno studio sull'autore, nonchè dalla Longeri Corradini (1997). L'attività dell'Alessandri, insieme a quella di G. Battista Natali e Domenico Cervini, secondo la Mastroviti segnerebbe un in ambito piacentino un distacco dalla quadraturismo di matrice bibienesca verso una composizione più aerea e movimentata, di forme allungate e morbidamente definite, risolte in una delicata cromia pienamente settecentesca: si tratterebbe in sostanza di una progressiva apertura alla civiltà figurativa lombarda che dà luogo ad un barocchetto vaporoso e leggero, vivace ed elegante. Tali elementi di gusto ricorrono anche nella decorazione della cappella della Concezione, nel frastagliato dinamismo delle volute e dei salienti dell'ancona, tratteggiati nei toni dei grigi e degli ocra chiari, in cui si inseriscono i tocchi di colore degli esili tralci vegetali, citazioni naturalistiche queste consuete nell'opera dell'Alessandri. Dal contratto stipulato in data 1741 fra i religiosi della Collegiata ed il pittore, relativo ad entrambe le cappelle poste ai lati dell'abside maggiore, risulta che egli avrebbe dovuto fornire anche per i disegni per gli altari delle due cappelle: se ne evince così l'ampiezza della sua sfera di interessi, rivolti non solo alle soluzioni dipinte ma anche all'architettura d'altare, palesi nelle due finte statue avvolte da fluttuanti panneggi della cappella della Concezione, nelle strutture stesse delle ancone come nella decorazione frastagliata. I lavori nelle due cappelle fanno seguito a quelli intrapresi dal canonico Pier Francesco Salomoni nel presbiterio; allorchè egli avviò il suo progetto prendendo contatti per la realizzazione dell'altare maggiore, gli altri canonici e l'arciprete Giuseppe Faccini decisero di rinnovare l'assetto dell'area circostante con interventi murari e quindi decorativi (Longeri 1997)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103744
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1997
    2006
  • ISCRIZIONI nel cartiglio dell'arco d'ingresso - VIRGO/ IMMACULATA FUISTI - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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