crocifisso - ambito piacentino (sec. XVIII)

crocifisso ca 1741 - ca 1741

Croce a bracci lisci, dipinti a finta tartaruga e bordati in nero, con cartiglio costituito da tavoletta intagliata cui è stata fatta aderire una pergmena dipinta con la scritta INRI (al di sotto visibili tracce dell'originaria iscrizione policroma). Cristo morto, con il capo reclinato sulla spalla destra, incorniciato da lunghi capelli castani e corona di spine; il corpo presenta un'accentuata flessione ed è cinto ai fianchi da perizoma, con pieghe a spigoli netti, trattenuto da una corda; copiosi fiotti di sangue escono dalle ferite dei chiodi e del costato

  • OGGETTO crocifisso
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piacentino
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Geernaert Jan Hermansz
  • LOCALIZZAZIONE Fiorenzuola d'Arda (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nonostante A. Aimi abbia rintracciato nell'archivio parrochiale due documenti del 1512 relativi a lavori dello scultore Guglielmo da Forlì per due crocifissi (Aimi 1977 p. 5), non è possibile avvallare l'ipotesi, da lui dubitativamente avanzata, di identificarne uno in quello in esame: il pezzo infatti non può risalire al primo Cinquecento, mostrando caratteri stilistici settecenteschi prossimi all'ambito piacentino vicino a Jan Hermansz Geernaert (1714/ 1771, a Piacenza dal 1727). Secondo Frabetti (schedatura 1980) il crocifisso di Fiorenzuola presenta rispetto alle opere dello scultore di Bruges una maggiore tensione espressionistica, dovuta alla semplificazione degli elementi decorativi a vantaggio del patetismo del soggetto; per C. Longeri Corradini invece "l'elegante sigla del corpo flesso, l'attenzione alla struttura anatomica e i ritmi acuti e taglienti del perizoma svolazzante" avvalorerebbero l'attribuzione al Geernaert del crocifisso in esame, stilisticamente accostabile a quello di Riva di Ponte dell'Olio, già in Santa Maria di Campagna. La studiosa ne pone la realizzazione in rapporto ai lavori di decorazione delle cappelle ai lati del presbiterio nel 1741 (cfr. schede 00103687 e 001037449), anche sulla base di un documento di pagamento rinvenuto nell'Archivio parrocchiale datato 21 novembre di tale anno, in cui si fa riferimento all' "ingessatura e preparatura alla statua del Crocifisso". Notevole la qualità esecutiva, evidente nella corretta definizione delle masse muscolari, armoniche nonostante la tensione della positura, e nella resa espressiva del volto.In periodi liturgici particolari il crocifisso viene esposto nella Cappella del Sacramento, collocato su di un settecentesco basamento ligneo dipinto a finto marmo, grazie ad un sistema di bulloni passanti e spessori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800103686
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE S36 (L. 145/92)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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