L'arco poggia su due pilastri sporgenti dal muro, sulla fronte e sul fianco interno, come sull'angolo che il pilastro forma col muro di fondo della cappella, da lesene scanalate di ordine corinzio. La fronte dell'arco è decorata da un archivolto sul quale corre un grosso festone di foglie e bacche d'alloro. La volta a botte è ornata da piccoli rosoni sporgenti e regolarmente distanziati come nel centro di scomparti a cassettoni

  • OGGETTO arco
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Tosco-emiliana
  • LOCALIZZAZIONE Dozza (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo motivo architettonico e decorativo richiama il ciborio costruito nel 1494 da Pier Severo da Piancaldoli e Antonio da Reggio, nella chiesa del Piratello. La composizione ed i motivi ornamentali sono sostanzialmente i medesimi, ad eccezione delle lesene invece delle colonne e del festone sulla fronte dell'arco invece delle teste di cherubini. L'opera deve però ritenersi posteriore a quella di una ventina d'anni e indubbiamente adattata successivamente alla sua esecuzione, che dovrebbe risalire al tempo in cui innalzato il presbiterio. Per tutti questi motivi si potrebbe ritenere lavoro di quegli scalpellini, educati in Toscana ed operanti nell'imolese nella prima metà del cinquecento
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800077716
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1931
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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