Apollo e Clizia
dipinto,
Graziani Ercole Il Giovane (attribuito)
1688/ 1765
In alto uno squarcio delle nubi fa vedere Apollo, di spalle, mentre conduce il carro del sole. In basso, la ninfa Clizia con la testa trasformata in girasole
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Graziani Ercole Il Giovane (attribuito): ESECUZIONE
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Albergati
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Clizia era una ninfa innamorata di Apollo: quando si accorse che il dio la trascurava per recarsi da Leucòtoe, figlia di Orcamo, re degli Achemenidi, gelosa della fanciulla, decise di rivelare al padre l'unione di sua figlia con il dio del Sole, e questo la fece seppellire viva. Apollo, però, perduta l'amata Leucòtoe, non volle più vedere Clizia la quale, perciò, cominciò a deperire, rifiutando di nutrirsi e bevendo solamente la brina e le sue lacrime. La ninfa trascorse il resto dei suoi giorni seduta a terra ad osservare il dio che conduceva il carro del Sole in cielo senza rivolgerle neppure uno sguardo, finché, consumata dall'amore, si trasformò in un fiore, che cambia inclinazione durante il giorno secondo lo spostamento dell'astro nel cielo, e perciò è detto girasole
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800076149
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0