lapide tombale,
Una cornice a nastri paralleli intrecciati che descrivono motivi decorativi ortogonali, inquadra l'iscrizione composta da cinque distici elegiaci con rima bisillaba al mezzo, conclusi da una terzina di esametri leonini
- OGGETTO lapide tombale
-
MATERIA E TECNICA
marmo biancone di Verona/ incisione
- AMBITO CULTURALE Manifattura Bolognese
- LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In base all'analisi epigrafica e stilistica eseguita, Montorsi (1980) propone per la lapide una datazione successiva la 1104 (riportato nell'iscrizione come anno di morte del vescovo Bernardo) ed ipotizza un'originaria collocazione della lastra sul muro settentrionale della chiesa della Trinità, da dove venne trasportata in pieno sec. XIV sulla parete sinistra della cappella di San Giovanni evangelista, giuspatrono della famiglia Bolognini, eretta sul fianco nord del sacro edificio nel 1335. Segnalata ancora in loco dal Petracchi nel 1747, la lapide venne sistemata nel corrtile di Pilato, dove tutt'ora si trova, nel corso dei lavori di radicale ristrutturazione, che interessarono negli anni '20 di questo secolo la chiesa della Trinità
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800054383
- ENTE SCHEDATORE S08 (L. 538/93)
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI a tutto campo - UIR IACET HIC MAGNUS BERNARDUS MITIS UT AGNUS/ ORDINE CANONICUS DOGMATE CATHOLICUS/ AECCLESIAE MURUS FIDEI CERTAMINE DURUS/ SCISMATICIS LAEQUEUS EXTITIT ET GLADIUS/ PASTOR ERAT IUSTUS LINGUA PROBITATE VENUSTUS/ GLORIA CATHOLICAE SEDIS APOSTOLICAE/ HIS OPIBUS VANIS PRO CHRISTO FACTUS INANIS/ DISPLICUIT REGI VEL PROPRIO GENERI/ IN CENA XRISTI VITAE DUM DEFUIT ISTI/ ADDITUR IN CELIS CAETIBUS, ANGELICIS/ QUI VIVIS PLORA SURSUM TRANSIRE LABORA/ MENTE PIAE MATRIS QUESO MEMENTO PATRIS/ TRANSIERAT PHEBUS TER QUINIS UNDE DIEBUS/ MENSE SUB APRILI PETIT CUM SIDERA CAELI/ CENTENUS QUARTUS DOMINI MILLESIMUS ANNUS - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'
ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE
condividi
