Sangue di Cristo
dipinto,
Bononi Carlo (1569/ 1632)
1569/ 1632
Il dipinto rappresenta il Miracolo dell'Ostia insanguinata avvenuto nella chiesa il 28 marzo 1171, mentre Pietro da Verona, canonico regolare di Santa Maria in Vado, celebrava la messa. Il sacerdote è raffigurato nel momento dell'Eucarestia: con le mani regge l'Ostia sprizzante sangue, mentre una folla di devoti assiepati attorno all'altare urla al miracolo
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bononi Carlo (1569/ 1632): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa da "pendant" all'episodio relativo all'Eresia dei Graziani e dei Patarini, sul braccio opposto del transetto. Venne commissionato al Bononi dal teologo ferrarese Giorgio Fanti, cui si deve l'intero programma iconografico del ciclo bononiano. Guarini (41). Il grande dipinto concordemente attribuito al Bononi dalle fonti, rappresenta indubbiamente, insieme all'esagono con l'episodio relativo all'eresia dei Graziani e Patarini, una delle composizioni più studiate e mature dell'attività bononiana in Santa Maria in Vado. L'episodio segue un'accentuata ricerca degli effetti luminosi che partono dal punto centrale, costituito dall'Ostia insanguinata, per coinvolgere in una luce abbagliante il popolo dei fedeli. Preoccupazioni religiose sembrano quindi spingere l'artista ad un linguaggio figurativo di maggiore tensione, meno teatrale e più realistica. Il modello è - come ha evidenziato Emiliani (86) il più tardo Ludovico (vedi, ad esempio, Gli Apostoli alla tomba di Maria %
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800036318
- ENTE SCHEDATORE S08 (L. 84/90)
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1994
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0