la condanna dell'eresia dei Gazari e dei Paterini. scena biblica
dipinto,
Bononi Carlo (1569/ 1632)
1569/ 1632
Il dipinto illustra l'episodio relativo alla assoluzione di un sacerdote che non aveva creduto al miracolo dell'ostia sanguinante per opera del Pontefice. Più specificatamente il soggetto si riferisce alla condanna dell'eresia dei Gazari e dei Patarini che si sviluppò anche a Ferrara nel XII secolo. L'eresia negava la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia affermandone solo la presenza simbolica
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bononi Carlo (1569/ 1632): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Ferrara (FE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Commissionato al Bononi dall'abate Giorgio Fanti, insigne teologo ferrarese (41), cui si deve con probabilità l'intero programma iconografico del ciclo bononiano di Santa Maria in Vado, il dipinto è in stretta relazione con l'episodio relativo al miracolo dell'ostia insanguinata avvenuto nella chiesa il 28 marzo 1171, mentre Piero Da Verona, canonico regolare di santa Maria in Vado, celebrava la Santa Messa. Linee spezzate, bagliori improvvisi caratterizzano la dimensione anticlassica del dipinto, certamente il più "manierista" fra quelli di Santa Maria in Vado. Ritorna qui, infatti, nell'artificiosità compositiva, nell'abbondanza dei panneggi e nel segno contrastato il ricordo della lezione di Federico Barocci e di Andrea Lilli. Vicino stilisticamente, ai Padri della Chiesa dei pennacchi della Cappella Gabbi (Reggio Emilia, Basilica della Ghiara-1622), condivide con questi l'influenza del Tiarini che nel 1619 lavorava per la stessa chiesa. Il confronto col Tiarini è proposto da %
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800036316
- ENTE SCHEDATORE S08 (L. 84/90)
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1994
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0