Lungo il soffitto della navata si dispiega con moduli ritmati e simmetrici una elegante decorazione in stucco. Si compongono intrecci che tessono tutta la superficie in motivi geometrici e curvilinei arricchiti da un fitto intervento di ricci, volute, nastri, foglie variamente combinati. Sono racchiusi sette ovali in senso longitudinale e tre in senso orizzontale

  • OGGETTO soffitto
  • MATERIA E TECNICA Stucco
  • ATTRIBUZIONI Galli Ferdinando Detto Ferdinando Bibiena (1657/ 1743)
  • LOCALIZZAZIONE Rimini (RN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo i danno causati dall'incendio scoppiato nel 1965, l'odierno intervento di restauro ha restituito una buona condizione di leggibilità al soffitto di S. Agostino, il cui ordito decorativo è dovuto al disegno di Ferdinando Galli Bibiena. Sono riemersi altresì anche le tracce dei colori originali: un verde chiaro per le parti in rilievo e un bianco sporco per il fondo, cromi già da tempo occultata sotto una pesante ridipintura (l'ultima in ordine di tempo è del 1924). Ferdinando, capostipite della dinastia dei Galli Bibiena e fondatore della scuola bolognese di scenografia, ebbe nel teatro il campo principale di applicazione, nonchè il costante preferenziale referente, ma fu anche pitore quadraturista e architetto; nel campo dell'architettura civile e religiosa il suo contributo è teso a sottolineare ovviamente le valenze illusionistiche-scenografiche. In S. Agostino opera a lavori di ristrutturazione già avviati, che avevano interessato la parte architettonica e probabilmente anche la decorazione delle pareti (G. Rimondini, Graffiti d'autore. in "Il resto del Carlino", 10 gennaio 1988) con l'intento principale di unificare gli interventi succedutesi nel tempo per conferire al grande vano, all'aula quel tono solenne , fastoso, elegante e leggero che va a suggellare la trasformazione di un edificio religioso romanico-gotico in una chiesa rococò. Il Bibiena vi lavora intorno al 1720, poco prima assieme al figlio Antonio aveva atteso al restauro del Teatro della Fortuna di Fano (dove in gioventù aveva lavorato con il maestro Aldovrandini sotto la direzione di Giacomo Torelli) e ai perduti affreschi del soffitto della locale chiesa di S. Agostino; a Rimini al completamento del soffitto della nostra chiesa è intento con i suoi guazzi, nel 1722, il Bigiari. Quest'ultimo dipingendo gli scomparti ovali del soffitto, nonchè la volta (distrutta) e i lunettoni dell'abside, ulima la decorazone del Bibiena: negli stucchi sono a rilievo eleganti ghirigori, geometrismi o cornici assai mosse e decorate
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800033437
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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