San Pio V
dipinto,
1702 - 1702
Bartolini Giuseppe Maria (1657/ 1725)
1657/ 1725
Il santo pontefice, con rocchetto e mozzetta rossa che gli sale sul capo, si ritrae spaventato dal Crocifisso che regge in mano e che stava per baciare: è un'allusione al noto miracolo del crocifisso che ritira i piedi avvelenati. Vicino al papa due angeli; nello sfondo la cupola di San Pietro; a terra la tiara. Entro ricca cornice intagliata e dorata
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Bartolini Giuseppe Maria (1657/ 1725): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Faenza (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dai documenti si ricava che l'opera fu eseguita nel 1702 per l'altare di san Pio V nella vecchia chiesa e collocata nella nuova cappella nel 1716. Bartolini contemporaneamente lavorava a un san Giacinto di cui non si hanno notizie; con lui collaborava un pittore faentino, Nicola Tortoli (meglio Calboli, forse per errore di trascrizione dell'amanuense; Calboli dipinge nel 1702 nell'Oratoiro di San Giovanni Battista, ora scomparoso). Calboli dovette decorare la cappella di san Pio V
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800030085
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1947
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0