crocifissione di Cristo con la Madonna e santi
altarolo portatile,
ca 1390 - ca 1399
Benvenuti Simone Di Filippo Detto Simone Dei Crocifissi (attribuito)
notizie dal 1355/ 1399
Altarolo portatile in legno a due sportelli. Nella parte interna sono dipinti: Crocifissione e dolenti al centro; nello sportello sinistro i Ss. Pietro, Giovanni Battista. In alto Angelo Annunziante; nello sportello destro i Ss. Paolo e Giovanni Evangelista. In alto Vergine Annunziata. La carpenteria dell'altarolo è quella consueta dei trittici di Simone, con motivi vegetali alle cimase. Anche i punzoni sono quelli di solito adoperati dal maestro. Al centro, sotto la cuspide, si inscrive un arco, internamente lobato. Al di sotto di esso è la scena della Crocifissione con la Vergine, San Giovanni e la Maddalena inginocchiata. I Santi negli sportelli laterali sono volti di tre quarti verso la scena centrale
- OGGETTO altarolo portatile
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MATERIA E TECNICA
tavola/ doratura/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Benvenuti Simone Di Filippo Detto Simone Dei Crocifissi (attribuito): ESECUZIONE
- LOCALIZZAZIONE Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un'opera tipica degli ultimissimi anni di attività di Simone dei Crocifissi. Il suo pennello sicuro e vigoroso ripete ormai composizioni, fisionomie e stilemi divenuti quasi sigla. Simone di Filippo era nato e morto a Bologna. La sua bottega aveva sostenuto un ritmo di produzione intensissimo, di livello medio decisamente alto. La qualità pittorica dell'altarolo in questione non è purtroppo pienamente giudicabile perché compromessa da una generale consunzione del colore, nonché da un'abrasione pressoché totale delle dorature, che compromette anche una buona lettura dei punzoni. Del dipinto è ancora evidente il rigoroso impianto della composizione e delle singole figure, inconfondibile appare ancora quella sorta di sigla di stile che caratterizza gli ultimi anni della produzione dell'artista, che rende i volti accentuatamente - e drammaticamente - espressivi e ritaglia ampie campiture di panneggi di densa pasta cromatica. I dati stilistici sono ridivenuti leggibili dopo il restauro del 1980 che ha liberato il dipinto da una pesante patina bruno scuro che voleva mascherare le abrasioni subite. Si può quindi parlare di un vero e proprio recupero di leggibilità di un dipinto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800015341
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
Albonico
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0