Primo quadro a fresco, rappresentante il Martirio di S. Cristoforo

stampa di riproduzione 1776 - 1776

Personaggi: San Cristoforo; soldati. Elementi architettonici: colonne; loggiato

  • OGGETTO stampa di riproduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • ATTRIBUZIONI David Giovanni (1749/ 1790)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Via Balbi 10, Genova (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa fa parte di un gruppo di cinque tavole, inclusivo del frontespizio, incise da Giovanni David nel 1776 su commissione di Giacomo Durazzo e dedicate al principe Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg, ministro imperiale, influente mecenate e amico personale del committente. Il progetto fu concepito con uno scopo conservativo, come dichiarato nel frontespizio della serie, e riflette l’interesse collezionistico e documentario di Durazzo per la grande pittura del Rinascimento italiano. In questo senso risulta particolarmente significativa la scelta di riprodurre le scene del registro inferiore della cappella Ovetari, situata nella chiesa degli Eremitani a Padova, raffiguranti episodi delle vite di san Giacomo e san Cristoforo: le porzioni più vulnerabili della decorazione, esposte al degrado causato dall’umidità. L’attenzione riservata a questi soggetti testimonia il precoce e illuminato interesse di Durazzo per la tutela del patrimonio artistico. L’incisione riproduce una delle scene superstiti del ciclo padovano di Andrea Mantegna, oggi fortemente danneggiata. Rispetto alle altre incisioni della serie, che presentano l’immagine in controparte rispetto all’originale pittorico per effetto del procedimento incisorio diretto, questa stampa mostra invece il medesimo orientamento dell’affresco di Mantegna. Tale anomalia lascerebbe presumere che si tratti verosimilmente di una controprova del secondo stato, ovvero una stampa indiretta ottenuta per contatto da una tiratura ancora fresca, procedimento all’epoca impiegato anche a fini di controllo o documentazione. L’ipotesi è supportata dall’assenza delle didascalie e della firma, nonché dalla pressoché totale sovrapponibilità del tratto e dei dettagli compositivi rispetto alle versioni rovesciate – incluse le minime corrispondenze nei motivi vegetali e architettonici. Tra le differenze rispetto all'affresco originario si segnala, oltre alla generale semplificazione del fondo architettonico, la trasformazione della colonna che separa i due episodi: ionica nell’affresco, dorica nell’incisione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700380566
  • NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE.INV. 5396
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Reale di Genova
  • ENTE SCHEDATORE Palazzo Reale di Genova
  • ISCRIZIONI Al recto: in alto: al centro - - 928 - - corsivo alto-basso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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