Venere e Cupido nella fucina di Vulcano
dipinto,
Piola Domenico (1628/ 1703)
1628/ 1703
Tela di formato rettangolare a sviluppo verticale, di grandi dimensioni. Episodio mitologico derivato dall'Eneide di Virgilio (libro VIII), quando Venere chiese a Vulcano di forgiare un'armatura per Enea, da utilizzare nella battaglia contro i latini. Attorno al fulcro compositivo centrale costituito dalla freccia sostenuta da Cupido, confluiscono le azioni degli altri due personaggi protagonisti, Venere e Vulcano
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Piola Domenico (1628/ 1703): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Spinola di Pellicceria
- INDIRIZZO piazza di Pellicceria 1, Genova (GE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE “Venere e Cupido nella fucina di Vulcano è da tempo considerato un capolavoro della prima maniera”, opera giovanile del genovese Domenico Piola che sintetizza i suoi “imprescindibili maestri - da Paggi a Procaccini, da van Dyck a Castiglione”: così è stato presentato il dipinto a soggetto mitologico recentemente acquistato dallo Stato italiano (2021) per confluire a Genova nelle collezioni di Palazzo Spinola (Sanguineti 2022, p. 239). Probabilmente da identificarsi con un quadro descritto da Federigo Alizeri nel palazzo genovese di Francesco Negrone in piazza Fontane Marose (Alizeri 1847), la tela riemerse dall’oblio nel 1988 (Pagano, Galassi 1988) per essere attribuita alla paternità Domenico Piola grazie ad un disegno con varianti del medesimo soggetto - i cui personaggi sono in controparte - conservato presso il Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso (Genova, Musei Civici di Strada Nuova, inv. D2633; cfr. Gavazza, Lamera 1990). Nel 2020, l’opera, già in collezione privata genovese, è transitata in asta a Milano (Il Ponte, 9 giugno 2020, asta 474, lotto 183) per giungere poi presso il museo nazionale. Se la composizione pare esemplata da un dipinto di analogo soggetto di Antoon Van Dyck, conosciuto forse grazie ad una stampa di traduzione (Parigi, Louvre, inv. 1234), le singole figure mostrano una serie di riferimenti culturalmente compositi - ‘mélange’ per dirla alla Sanguineti - dalla Venere allo stesso tempo veronesiana e rubensiana, al paggio con copricapo piumato omaggio al Grechetto, sino al bellissimo volto di vecchio sul limitare del secondo piano, evanescente figura alla Parmigianino, esemplata sulla scia di Valerio Castello (Sanguineti 2022). Assieme alla tela della maturità con la Predica di Cristo (scheda OA 0700377348), il dipinto giovanile ha recentemente arricchito la già considerevole collezione di dipinti di Domenico Piola appartenenti alla quadreria storica di Palazzo Spinola
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377349
- NUMERO D'INVENTARIO PAL-GE 139
- ENTE SCHEDATORE Palazzo Spinola di Pellicceria
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0