marionetta, serie - ambito veneto-friulano (fine/ inizio secc. XVIII/ XIX)
Le marionette raffigurano: Vetturino; due Arlecchino; tre Borghesi di inizio '900; Cortigiano; Abatino; Soldato piemontese; Ufficiale napoleonico; Servente; Soldato coloniale; Commesso; due Mezzettino; Giovine di garbo; Carattere goldoniano; Contadino; tre Cavalieri; Ufficiale; Borghese di fine '800; Goldoniano; due Uomini in veste di camera; Ciabattino; Accattone; Ufficiale piemontese; Fantesca; due Donne borghesi; due Bambine; Corsaro; Dama; Brighella; Turco, Spagnolo; due Donne; Abate; tre Giardinieri; due Briganti; tre Borghesi; ragazzo contadino; Goldoniano generico; Borghese in vestaglia; due Generici; Ragazzo giardiniere; oste; cinque Ballerine; nove Ballerini; Ballerino orientale; due Scheletri; due Trasformazioni; due Draghi; Serpente; Serpente piccolo; due Cavalli; due Putti; Temistocle; Neocle; Aspasia; Serse; Rossane; Sebaste; Lisimaco; due Guardie; Capo delle guardie; due Generali; Ancella; Personaggio spogliato
- OGGETTO marionetta
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
tessuto
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MISURE
Altezza: 40 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto-friulano
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il teatrino fu acquistato alla fine del secolo scorso, pare presso un patrizio veneziano, da Vittorio Rissone, celebre attore e direttore di compagnia dell'epoca. Tutto il complesso venne successivamente portato ad Asti dove Rissone risiedeva, ed in seguito trasferito a Roma dal figlio, Checco Rissone, nel caseggiato ove abitava anche la sorella Giuditta con Vittorio De Sica e la figlia Emi. Nel 1982 i proprietari lo donarono al Museo-Biblioteca dell'Attore di Genova, con riserva, tuttavia di riottenerlo per metterlo all'asta in caso di estinzione della fondazione. Il teatrino potrebbe risalire alla fine del Settecento ed essere appartenuto al Samoggia, noto marionettista del tempo. Caratteristica delle marionette è la misura, al di sotto della media .Ciò sta a indicare che il teatrino era stato costruito per una facile trasportabilità. Sembra possibile che la realizzazione del complesso vada attribuita ad ratigiani specializzati di area veneto-friulana, mentre è attestato che successivi gestori utilizzarono nella zona emiliana, verso metà Ottocento, quando era proprietà della compagnia di Pietro Gualtieri. Per quanto riguarda le scene, che rivelano una cultura attenta alla grande tradizione pittorica derivata dai Bibbiena e dai loro seguaci bolognesi, appare verosimile l'attribuzione ad artisti assai vicini al Sanquirico, che fu scenografo della Scala dal 1827 al 1832. E' da ricordare che al teatrino è connessa (anche se non compesa in questa scheda) una serie di copioni, di cui 37 opere in prosa, un ballo e otto parti con musica del ballo "Andromaca allo scoglio". Tutto il complesso presenta eccezionale interesse storico e documentario, senza dubbio paragonabile ai teatrini di marionette conservati in musei quali Ca' Rezzonico, il Davia Bargellini e il Museo della Marionetta di Torino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700050848-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2020
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0