San Sebastiano
dipinto,
1400 - 1410
Affresco appena leggibile raffigurante San Sebastiano, con il perizoma bianco, le mani giunte, le frecce che gli trafiggono il costato. Il santo ha viso giovanile, di delicatezza quasi femminile, i capelli biondi, il capo circondato da un'aureola. Sullo sfondo si intravvede il fogliame di un albero accuratamente dipinto, in un tenue verde chiaro. Il santo appare racchiuso in una nicchia dipinta, il cui sfondo doveva essere rosso (vedi tracce di pigmento). Sopra l'arco dipinto della nicchia si notano tracce di decorazione floreale di color rosso. I bordi della cornice sono azzurri
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Ligure
- LOCALIZZAZIONE Ventimiglia (IM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco è ricordato per la prima volta dal Rossi, che lo crede anteriore a Giotto, assieme all'affresco di San Benedetto nella torre del campanile: " ... ed un S. Sebastiano, anteriori per certo alla scuola di Giotto; essendone testimonio certi profili che ricingono la figura, i piedi ritti in punta e le mani aguzze, stentature bizantine tenute in onore fintantoché la pittura pargoleggiò con Cimabue". In seguito è menzionato dal Bres: "Un affresco rappresentante S. Sebastiano nella chiesa di S. Michele. ... A ciò si riduce il patrimonio artistico di Ventimiglia, beninteso per l'epoca del Rinascimento..." e più oltre, p. 75: "Non parlerò dell'affresco di S. Sebastiano della chiesa di S. Michele ... non sembrandomi né l'uno né l'altro meritare una speciale menzione" e dal Bono e dall'Orengo, che lo attribuisce alla scuola di Cimabue, affermando: " ... un S. Sebastiano sul secondo pilastro che sostiene la seconda arcata a destra di chi entra ... Esecuzione stentata, vera rigidezza delle linee, durezza della figura (poca espressione traspare anche dal sorriso del S. Sebastiano) ... ci fanno supporre quei rozzi affreschi di quei secoli in cui la pittura pargoleggiava, dell'azione bizantina, e si può pertanto attribuire alla scuola di Cimabue". Ancora l'Orengo (1929, pp. 26, 27) dedica ampio spazio alla descrizione dell'affresco, considerandolo opera di un precursore della scuola di Cimabue, poi manomesso dopo il 1350: "Tale opera d'arte rimonta all'epoca in cui avvenne l'edificazione della chiesa cristiana: può quindi essere considerata precursore della scuola di Cimabue... E' probabile che questo affresco sia stato manomesso dopo il 1350, allo scopo di volerlo restaurare nel suo insieme pittorico e decorativo dalle serie avarie subite nei secoli precedenti; osservasi l'arco ribassato che trovasi a funzione di inquadratura al di sopra dell'aureola del Santo ed elementi d'arte floreale di stile quattrocentesco sovrapposti all'arco stesso". L'affresco è infine ricordato dal Berry: "L'interno della chiesa era coperto di dipinti, ma un solo esemplare di questi affreschi è conservato: la figura di S. Sebastiano sul muro laterale". Un breve accenno all'affresco si trova nella Guida del Touring della Liguria, ed. 1967, p. 259: "Sulla parete destra un avanzo di affresco primitivo (S. Sebastiano)". Date le caratteristiche del volto del santo, della linea del profilo e del gusto che risente del gotico internazionale nella decorazione di sfondo, il dipinto sembra databile agli inizi del XV secolo e mostra gli influssi della pittura gotica provenzale e piemontese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700032254
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0