crocifissione di Cristo con la Madonna, San Giovanni Evangelista, Stephaton e Longino

dipinto, 1539 - 1539

Personaggi: Cristo; Stephaton; Longino; Madonna; Santa Maria Maddalena; San Giovanni. Figure maschili: uomini; soldati. Figure femminili: pie donne. Animali: cavalli. Armi: (soldati) lance; corazze. Oggetti: (soldati) stendardi. Simboli della passione: croci

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 700
    Larghezza: 655
  • ATTRIBUZIONI Piaggio Teramo (1485-1490/ Ante 1572)
  • LOCALIZZAZIONE Chiavari (GE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Mentre l'attribuzione del ciclo a Teramo Piaggio è unanimamente affermata, per quanto riguarda la data di esecuzione solo Suida, come riporta Delle Piane (Genova 1871, p. 8) la colloca nel 1553, mentre tutti concordano con la tatazione al 1539 secondo quanto riportato dall'Alizeri (Genova 1874, p. 383, vol. III) e dal Varni (Genova 1877) che potevano ancora leggere l'iscrizione che si trovava sotto la scena della coronazione di spine e in cui si diceva: HOC OPUS FACTUM FUIT IN TEMPORE MARASIE FRANCINO VACHARIO ET SOCII 1539 oltre che sotto il ritratto dell'autore THERAMUS D. PLATIO OPUS. Discordi sono i guidizi su quanto affermato da S. Varni circa le forti riprese da Durer riscontrabili nelle varie scene. Per M. Bonzi (Genova 1928, p. 5) la derivazione da Durer va fortemente ridimensionata, tranne che per la scena della fuga in Egitto. Suida invece ritrova un collegamento possibile in quella della passione di Cristo. In tutti gli storici citati ricorre una derivazione dell'ultima cena da quella vinciana. quanto al giudizio complessivo sul ciclo non vi è uniformità: per Santo Varni, che sostiene che vi sia la presenza anche del Semino, va a Teramo "la parte migliore"; per M. Bonzi Teramo si dimostra invece "mal pratico, trepido, scorretto", anche se "pieno di cordiale pietà"; per G. V. Castelnovi (genova, 1970, p. 151, vol. I) il Piaggio ha qui "il suo monumento e la sua misura: la vita di Cristo è narrata in scene rade e chiare, ma scarse di vitalità e fantasia". Per quanto riguarda lo stato di conservazione è da notare che già nel 1874 l'Alizeri si lamentava di come la salsedine stesse distruggendo l'intero ciclo già in gran parte coperto da muffe, oltre che, come egli lamenta, "dalle nuove giunte recate all'altare e oggi disseccate".La scena della Crocifissione ora è completamente visibile grazie allo stacco delle sopraporte e dell'ancona che erano appoggiate alla parete stessa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700026908-23
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI lato sinistro del prebiterio - NEL 1960 DESUMENDOLE DA FONTI E DA FOTOGRAFIE LE DUE ISCRIZIONI SONO STATE RINNOVATE IN OCCASIONE DEI LAVORI DI RESTAURO COMPIUTI DA CARLO ZANEROGNINI DI MANTOVA SOTTO LA DIREZIONE DELLA SOPRINTENDENZA DEL SANTUARIO DON DOMENICO VINELLI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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