presepio
Il presepio comprende attualmente 110 pezzi in legno scolpito. Le statue sono quasi tutte fissate ad un basso basamento, a volte dotato di rinforzi, dipinto in verde e bruno, su cui in genere sono le etichette di numerazione. I personaggi indossano abiti in tessuto variopinto, arricchiti da lustrini e passamaneria. Sotto le vesti lunghe è sempre una sottoveste. I contadini e i pastori recano spesso scolpiti nello stesso blocco di legno della testa il cappello a larga tesa dipinto di nero.Le parti anatomiche in vista (volto, mani, avambracci), sono animate da policromia. Gli occhi sono in vetro colorato, se mancanti sostituiti da dipinture. Capelli, barba e baffi, per lo più castani, sono in genere scolpiti; piccole ciocche sfuggenti o accenni di barba e baffi sono invece dipinti. Le gambe sono coperte dagli abiti e rivestite negli uomini con corto gonnellino, da tessuto strettamente aderente e presentano i piedi in genere dipinti in bruno o parimenti rivestiti di calzature in pelle o stoffa. Gli animali sono interamente dipinti, a parte alcuni casi con aggiunte in crine di code e criniere.Zampe, code, orecchie, corna, lavorate a parte, sono fissate al corpo con gesso
- OGGETTO presepio
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MATERIA E TECNICA
altri
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ATTRIBUZIONI
Maragliano Anton Maria (maniera)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento delle Suore Carmelitane
- INDIRIZZO Porto Maurizio, Imperia (IM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il presepio, conservato nel Convento delle Suore Carmelitane, è "pertinente" all'attigua chiesa oggi detta di N.S. del Carmelo, un tempo dei "Cappuccini", di proprietà del Comune di Imperia. Secondo lo studioso locale G. De Moro (De Moro G. 1978), che si basa su un manoscritto reperibile nell'Archivio di S. Maurizio a Imperia, venne commissionato nel secolo XVIII dalla famiglia Berio presso la bottega del Maragliano; nel 1798 fu in parte bruciato dalle truppe napoleoniche e spogliato dei finimenti d'argento dei cavalli; nel secolo XIX fu donato dai Berio ad un sacerdote, Sasso, che lo lasciò poi ai Cappuccini, già detentori di un presepio nel secolo XVIII (De Moro G. 1978, p. 496). Deposto, in pessime condizioni, in un sottoscala, venne ritrovato intorno al 1925 dalle Suore Carmelitane, succedute ai Cappuccini, che provvidero, intorno agli anni '40, a sostituire le vesti lacere dei personaggi, attenendosi ai modelli antichi, a volte riutilizzando qualche elemento decorativo (fonte orale del Convento). Nello stesso periodo Leonardo Lagorio, studioso di storia locale, eseguì una numersazione dei pezzi (oggi irreperibile) per conto della Civica Biblioteca di Imperia: ne sono conferma le etichette incollate sulla base delle statue. Alcuni personaggi, nell'esecuzione raffinata della testa, sembrano verosimilmente essere opera di Anton Maria Maragliano, altri, quasi tutti animali, della sua bottega, altri risalire a reintegrazioni di fine secoli XVIII e XIX. I lustrini e i passamaneria sono fantasiosamente conformi alla moda dei secoli XVII e XVIII, in alcuni casi anche del XVI (vedi paggi e gentiluomini). Parti anatomiche animate da policromia in alcuni casi particolarmente vivace. Il corpo è rozzamente sbozzato. Gli arti, opera di aiuti e spesso di sostituzione, sono spesso snodati alle articolazioni e permettono ancora, in caso di buona conservazione, di far assumere varie posizioni alle statue. Le braccia sono in genere troppo lunghe, le mani rozze e sproporzionate. Le gambe presentano i piedi schematizzati; in due soli personaggi - a parte gli angeli - i piedi nudi sono scolpiti con perizia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700019905-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0