Nostra Signora del Monte Carmelo col Bambino e angeli
statua,
1752 - 1752
Maragliano Anton Maria (bottega)
1664/ 1739
Su basamento sagomato, dipinto a finto marmo verde con due profili dorati, vi è la Madonna con calzari azzurri, veste marrone con fiori incisi e dorati, manto bianco a fiori svolazzante, velo verde bordato d'oro, corona di metallo dorato. Sorregge il Bambino, con perizoma verde e nimbo di metallo dorato; entrambi tengono in mano lo scapolare in seta ricamata. Il gruppo poggia su una nube grigio azzurra sorretta da un angelo dai capelli mossi, ali variopinte e avvolto in un drappo rosa. In basso a destra è raffigurato un altro angioletto in volo, a mani giunte, avvolto in un drappo bianco. In alto a destra è un terzo angioletto, sostituito
- OGGETTO statua
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ATTRIBUZIONI
Maragliano Anton Maria (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Loano (SV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'originaria statua della Madonna del Carmine nell'atto di porgere lo scapolare a S. Simone Stok, Superiore dei Carmelitani, cui è dedicata la chiesa, andò distrutta nel 1738. Secondo il Carattino (1972, p. 23) nel 1752 fu rifatta la presente, attribuita dalla tradizione ad Anton Maria Maragliano, mentre un inventario del 1870 lo attribuisce al suo discepolo Navone; in base all'alta qualità del modellato che traspare specie nei visi dai lineamenti fini e delicati, e ai caratteri stilistici, l'opera è attribuibile ad un ignoto scultore ligure di scuola maraglianesca, attiva nella seconda metà del secolo XVIII. Nel 1759, su supplica dei Padri del Carmelo al Principe Doria, la statua fu posta in una "nicchia di legno amovibile" tra l'altare di S. Carlo e la tribuna del casotto del Principe; nel 1794 fu trasportata alla Parrocchiale di S. Giovanni Battista a Loano durante la soppressione napoleonica degli ordini monastici; nel 1796, dopo la battaglia di Loano, vi fu un tentativo di furto ad opera dei cittadini di Pietra Ligure che volevano trasferirla nella chiesa di S. Nicola. Dopo il 1810 la statua fu nuovamente custodita nella parrocchiale di Loano e subì danni nella processione del 1822 (rovinati braccia e piedi). Nel 1829 essa tornò alla chiesa di Monte Carmelo ripresa dai frati e nel 1870 si collocò come prima "in una nicchia di legno nero" nella cappella di S. Carlo; nel 1880 fu posta nella tribuna dei Doria adibita a cappella, oggi del S. Bambino Gesù, quindi nel 1904 in una nicchia sopra l'altare maggiore. Nel 1947 tornò nella tribuna del Principe. Dall'11 febbraio 1968, posta su un nuovo piedistallo, è esposta nella cappella di S. Carlo. In tale anno fu rubato l'angelo in alto a destra, attualmente sostituito (comunicazione orale di P. Tarcisio Corrado)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700017955
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0