Iniziale "B" (David intento a suonare il salterio). David suona il salterio

miniatura 1490 - 1510

Su campo esterno in lamina d’oro è dipinta l’iniziale "B", fogliacea con elementi di scultura dipinta, foglie e perline. Nel campo interno, dietro ad un parapetto dipinto in simil marmo, appare la figura di re David in abito blu coperto da manto rosso con collare di ermellino, che, nell’atto di suonare un salterio a cassa, volge lo sguardo verso l’osservatore ma anche verso l’alto dove, nel cielo solcato da nubi, raggi dorati suggeriscono l’apparizione divina. Scrittura gotica libraria in inchiostro bruno e rosso su sei righe

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA ORO
    pergamena/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’iniziale "B" con David che suona il salterio è ritagliata da un foglio appartenuto ad un breviario ad uso romano. In essa possiamo riconoscere l’incipit "Beatus Vir" dell’ufficio del primo notturno della domenica del tempo ordinario. All’identificazione ci conduce la lettura del testo vergato a tergo ove riconosciamo parte dell’inno al mattutino, sempre dell’ufficio della domenica, seguito dal titolo "Ad nocturnus". L’attuale tergo era dunque originariamente il recto del foglio che, dopo l’inno al mattutino, recava l’intitolazione al notturno, principiante, al verso, con il salmo "Beatus Vir". La scelta di raffigurare David è del tutto usuale, in quanto era ritenuto l’autore dei Salmi. Lo stato di conservazione del ritaglio e soprattutto le estese zone ridipinte rendono difficile la lettura stilistica. Cercando di immaginare come in origine doveva presentarsi l’iniziale prima dei pesanti interventi a penna nei contorni e nella stesura pittorica a pennello, Federica Toniolo (2010, pp. 349-350) accostava la prova, certo eseguita in Italia settentrionale o padana tra la fine del XV secolo e l’inizio del successivo, ad ambito veronese. Soprattutto il volto di David lievemente girato, con lineamenti minuti e espressione assorta, può ricordare prove di Girolamo Dai Libri e del suo ambito, quali i numerosi frammenti staccati conservati a Castelvecchio per i quali la critica ha proposto una provenienza dal monastero olivetano di Santa Maria in Organo (Castiglioni 1986b, pp. 240-250 n. 52). Si veda ad esempio l’iniziale ritagliata con "Profeta" orante rivolto verso Dio, dipinto su fondo di cielo azzurro (inv. 4420-1B1721). Purtroppo non vi sono negli elementi di ornato motivi caratteristici dell’atelier dei Dai Libri, se non forse il disegno delle foglie acantiformi rosa che si aprono a mostrare il corpo della lettera, dove però il motivo a squame, chiaramente ridipinto, se ricalcasse un pensiero originale, non sarebbe tipico della scuola veronese. (da Federica Toniolo 2010, pp. 349-350)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500736974
  • NUMERO D'INVENTARIO 6746
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI sul verso - [Praest hoc] / nobis deitas / [beata patri]s ac nati, parit(er) / [que sancti sp]iritus cuius re / [sonat per omne]m gloria mun[dum. Amen] / Ad noct(ur)nus a(lleluia) (in rosso) - gotica libraria -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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