Iniziale "B" (Trinità con Cristo trifronte e benedicente). Trinità

miniatura 1490 - 1499

Entro la lettera "B", formata da elementi di scultura dipinta, cornucopie, foglie e un mascherone, dalla cui bocca fuoriescono cinque rami con bacche e foglie, è dipinta l’immagine della Trinità evocata dalla raffigurazione di Cristo trifronte con aureola triangolare e reggente nella mano sinistra il globo con la croce. La figura, rigidamente frontale, è posta su fondo di cielo azzurro e veste abito rosso con manto azzurro. Il globo, il contorno dell’abito e l’aureola triangolare sono in lamina d’oro. Il disegno dei tre volti, appesantito da ridipinture, è reso con tratti marcati e grossolani; anche la stesura del panneggio, rilevato da tratteggio giallo dorato, si caratterizza per marcata incisività non sempre capace di dare plasticità alle forme. Lineazione: due righi musicali in inchiostro rosso con notazione quadra in inchiostro bruno: due linee in lingua latina

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA ORO
    pergamena/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’iniziale "B" doveva in origine appartenere ad un graduale del Proprio del Tempo relativo al periodo dopo la Pentecoste, in quanto è lettera incipit dell’introito per la messa della Santissima Trinità "Benedicta sit Sancta Trinitas" (Hesbert [1935] 1985, pp. 172-173 n. 172bis). L’identificazione è avallata anche dalla lettura del testo vergato a tergo in cui si riconosce parte del "communio" della messa per il sabato fra l’ottava di Pentecoste ("Vocem eius audis et nescis unde") precedente la messa della Trinità, dimostrando come l’attuale tergo fosse in origine il recto del foglio. Come analizzato da Federica Toniolo nel catalogo generale del Museo di Castelvecchio (2010, p. 349), siamo certamente di fronte ad una cultura rinascimentale matura che sembra di poter mettere in relazione con la miniatura provinciale lombarda e in particolare con la produzione cremonese di fine Quattrocento. Il riferimento più convincente individuato dalla studiosa è infatti quello con il corale fatto eseguire da Carlo Pallavicino vescovo di Lodi (1456-1497) per la collegiata di San Bartolomeo a Busseto (Busseto, Archivio della collegiata di San Bartolomeo, Ms. A), opera variamente attribuita dalla critica ai cremonesi Lorenzo Gadio (Mariani Canova 1978, pp. 56-57) o Baldassarre Coldiraghi (Zanichelli 1994, pp. 34-42, 174-176), e più tardi condotta ad un anonimo miniatore attivo a Cremona alla fine del XV secolo, che stempera in esiti più morbidi i riferimenti mantegneschi e ferraresi dei primi due artisti (Marubbi 1998, pp. 184-186 n. 1.16). Iniziali quali quelle con "Angeli" affiancati al tabernacolo (c. 103v) o con la "Pentecoste" (c. 70r) dell’antifonario di Busseto, ma anche le miniature con la "Pentecoste" e l’"Ascensione" del graduale dell’Archivio Storico Civico di Milano della Biblioteca Trivulziana (corale 5), opera di altra mano ma dello stesso ambiente, si accomunano alla "Trinità" di Castelvecchio nella struttura formale incisa, nella resa dei volti e del panneggio, in alcune scelte fisionomiche, nonché nel cromatismo vivace. Avvalorano la tesi di un riferimento ad un medesimo filone di gusto anche le scelte ornamentali. Il corale di Busseto e quello milanese presentano nel corpo delle iniziali una decorazione fogliacea ricca e caratterizzata da foglie con profili arrotondati. In tali prove vi è inoltre una presenza insistita di elementi che imitano la scultura dipinta, nonché di numerosi mascheroni con criniere fogliacee dai tratti espressivi, vicini a quello miniato nel ritaglio. Si vedano ad esempio i mascheroni delle due iniziali con l’"Ascensione" nel corale per Busseto e nel corale milanese. Negli stessi volumi di ambito cremonese appaiono bacche, zucche, ed altri inserti naturalistici pure paragonabili al fascio di rami colorati con bacche e foglie dell’iniziale di Castelvecchio. (da Federica Toniolo 2010, p. 349)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500736973
  • NUMERO D'INVENTARIO 4510
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI sul verso - audis / [et n]escis / un / [de] - gotica libraria -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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