San Girolamo. San Girolamo
miniatura
1475 - 1499
Piccolo tondo figurato con san Girolamo in vesti cardinalizie che regge il modello del Santo Sepolcro. Sul fondo un paesaggio. Verso bianco con segni di filigrana rossa
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
pergamena/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Settentrionale
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo e un altro piccolo tondo (inv. 6731-1B2525) dovevano far parte del fregio di un manoscritto liturgico, ma il loro stato frammentario non ci consente né di specificarne la tipologia, né di determinare quale posizione vi occupassero: se, cioè, appartenevano ad un medesimo margine, integrati da un terzo medaglione a rendere simmetrica la composizione, se costituivano i punti centrali del fregio superiore e inferiore, o se non decoravano, piuttosto, due pagine distinte. Ad una non meglio identificabile santa martire, con la palma e un libro, si accompagna un sereno san Girolamo, in vesti cardinalizie, che regge il modellino di una chiesa, la cui struttura cupolata a pianta centrale con il portico rimanda con precisione al Santo Sepolcro, fantasiosamente affiancato da un rotondo campanile. Paralleli iconografici per la raffigurazione del santo si possono individuare, per esempio, in un tondo di un breviario miniato verso la fine del Quattrocento dal Maestro di Pico (Padova, Seminario Vescovile, ms. 356, c. 186r; Mariani Canova 1997, p. 169) e in un'iniziale "B" di un incunabolo del 1483 miniato in area veneta agli inizi degli anni ottanta (BCVr, inc. 510, c. 1r; Castiglioni 1986, pp. 206-207 n. 29.2). La centralità riservata ai personaggi, i tratti addolciti dei loro volti, l’alberato paesaggio che si distende alle loro spalle, insieme ai confronti iconografici sopra ricordati, fanno collocare nell’Italia settentrionale del tardo Quattrocento l’esecuzione dei due medaglioni, nei quali si può scorgere un’eco della miniatura lombarda tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, interpretata comunque in senso provinciale. I due santi richiamano infatti, senza tuttavia comprenderne la modernità del linguaggio e pervenendo a ben diversi esiti qualitativi, le delicate figure intrise di leonardismo del Maestro "B.F.", attivo a Milano tra il 1495 e il 1525: si confronti, per l’analogo atteggiamento e i lunghi riccioli biondi, il tondo della santa martire con le sante "Caterina d’Alessandria" e "Apollonia" (già Milano, collezione Gilli; Carminati 1995, p. 178). (da Cristina Franchini 2010, p. 347)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500736969
- NUMERO D'INVENTARIO 6730
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0