Mamma Giocasta. Soggetto surrealistico
Datato in basso a sinistra e siglato in basso a destra, il dipinto è stato donato dall’artista nel 2007 ed è oggi esposto nel corridoio degli uffici al primo piano della palazzina. Il soggetto dell’opera è ispirato al libro di Annick de Souzenelle Edipo interiore. La presenza del verbo nel mito greco (1998), particolarmente amato da Nina Nasilli per la capacità di leggere in chiave di esigenza espressiva il mito di Edipo, assassino del padre e sposo della sua stessa madre. Ad occupare lo spazio principale della composizione è proprio Giocasta, raffigurata nuda e seduta con le gambe piegate: sulle ginocchia due piedi, identificativi di Edipo, che da neonato venne abbandonato dal padre Laio sul monte Citerone con le caviglie trafitte. Sotto la regina si scorge invece la sfinge, mostro con il volto di donna, il corpo di leone e le ali d’aquila, che affligge la città di Tebe: risolto il suo enigma, Edipo ne provocherà la morte. Sul lato sinistro della tela campeggiano una testa di toro e un’aquila, associabili a Zeus: la fondazione di Tebe è infatti connessa al mito di Europa e al suo rapimento da parte del padre degli dei, mutatosi per l’occasione in toro, e che nell’atto amoroso assunse poi le sembianze di un’aquila. Le due figure umane stilizzate sono invece identificate dalla presenza dei nomi Antigone e Ismene come le due figlie di Edipo e Giocasta, la cui unione incestuosa generò anche i famosi fratelli Eteocle e Polinice: i loro nomi sono scritti rispettivamente sulla parte superiore dell’opera e in basso. Stilisticamente la pittura si inserisce coerentemente nella produzione tipica di Nasilli: il tratto è veloce, i segni rapidi e incisivi, così come il colore, che, già al primo sguardo, appare poco naturale e provoca sensazioni contrastanti nell’osservatore, accentuate dalla stesura a pennellate irregolari
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
Tela
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ATTRIBUZIONI
Nina Nasilli (xx-xxi Secolo): pittore
- LOCALIZZAZIONE Padova (PD)
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NOTIZIE STORICO CRITICHE
Nina Nasilli racconta: <
>. Il libro tratta vari temi, storici, mitici, religiosi e antropologici dando al mito di Edipo una visione introspettiva; questi temi si intrecciano e vengono interpretati dall’artista in chiave di esigenza espressiva. L’urgenza espressiva è proprio ciò che caratterizza da sempre il lavoro di Nina Nasilli, sia nella scrittura che nella pittura. Solitamente le sue opere hanno una base di ispirazione letteraria, questa può essere la sua espressione poetica, o, come in questo caso, un libro che l’ha particolarmente colpita - TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500726403
- NUMERO D'INVENTARIO 577
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno
- ENTE SCHEDATORE Università degli Studi di Padova
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0