La ricerca come ponte tra le due anime della materia. Lastra di alluminio
Firmata e datata in basso a destra, l’opera è stata pensata appositamente da Plessi come omaggio alle ricerche svolte all’interno delle aule e dei laboratori della Sezione di Oncologia del DiSCOG, ospitata nell’Istituto Oncologico Veneto (IOV). È un lavoro affatto originale, in quanto l’artista non utilizza il video come linguaggio espressivo, ma stampa invece sulla superficie riflettente di un pannello in alluminio una serie di immagini rappresentative della ricerca medica, numerate progressivamente da 1 a 9. Si riconoscono lo studio anatomico, quello cellulare, la ricerca sui filamenti del DNA e sui virus. Nella penultima immagine della sequenza viene invece riprodotta la famosa scultura di Giulio Monteverde Jenner vaccina il figlio (1878), omaggio allo scopritore del vaccino contro il vaiolo, ma anche rappresentazione del conflitto tra le certezze dello scienziato e le emozioni dell’uomo, che teme di fare danno a chi ama. Il ruolo ponte della ricerca tra la razionalità e la passione viene ribadito da Plessi inserendo agli estremi opposti della serie un paio di fotografie della sua installazione Le due anime della materia (1996), consistente in un tronco d’albero sospeso, che, ruotando su sé stesso grazie all’azione di un motore, lasciava vedere gli schermi posti sui lati corti, uno dei quali trasmittente una luce blu rappresentativa dell’acqua, l’altro una luce rossa intesa a significare il fuoco. Collegamento tra gli elementi primari della Natura, associati allo scorrere della vita, secondo l’interpretazione dell’artista la ricerca scientifica risulta fondamentale nel preservare la vita stessa, grazie alla scoperta e alla sperimentazione di nuove cure. Un altro elemento d’attenzione dell’opera è la caratteristica specchiante della superficie in alluminio, attraverso cui lo spettatore è coinvolto direttamente all’interno del processo ivi rappresentato. Chiaro il rimando alla serie Quadri- specchianti, realizzati da Michelangelo Pistoletto negli anni sessanta del secolo scorso, che al pari delle superfici riflettenti di Plessi rendono lo spettatore partecipe dell’opera. Per le sue dimensioni, il suo valore e i messaggi che esprime, il lavoro di Plessi ha trovato collocazione nell’Aula Magna della Sezione di Oncologia del Dipartimento
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
metallo/ stampaggio
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ATTRIBUZIONI
Fabrizio Plessi (xx-xxi Secolo): progettista
- LOCALIZZAZIONE Padova (PD)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500726397
- NUMERO D'INVENTARIO 564
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno
- ENTE SCHEDATORE Università degli Studi di Padova
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0