Susanna e i vecchioni. scena biblica
dipinto,
Gherardi, Odoardo (1898-1985)
1898-1985
La scena mostra in primo piano la giovane Susanna svestita, coperta solo in parte da un drappo verde, seduta. In secondo piano tra la folta vegetazione e gli alberi si scorgono i volti di due uomini anziani con la barba in atto di spiare la fanciulla
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ applicazione su pannello, pastello, tecnica mista
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano Ambito Francese
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ATTRIBUZIONI
Gherardi, Odoardo (1898-1985): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Biblioteca Civica di Verona
- INDIRIZZO Via Cappello, 43, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si riporta la scheda espositiva redatta dalla Galleria d'Arte Moderna Achille Forti di Verona: Odoardo Gherardi, 'Susanna e i vecchioni' --L'artista parmense vede a Parigi le opere di Cézanne, Matisse, Braque e Picasso, ma studia anche i sommi Maestri italiani, da Raffaello a Giorgione, “al vicin suo grande Correggio”, esposti al Louvre. L'amore per l'affresco e per le grandi composizioni epiche e solenni influenzano anche la successiva pittura da cavalletto. Dal 1925, anno del suo trasferimento in Francia, le opere di Gherardi non compaiono in nessuna mostra personale né in esposizioni collettive che in quegli anni erano numerose nei salons di Parigi, tanto che la prima acclamata apparizione, del 1938, desta sorpresa anche in Fiumi: l'esposizione personale dell'artista alla “Libreria Italia” è realizzata con l'alto patronato delle più insigni personalità francesi, come George Huismans, direttore generale delle Belle Arti e il critico e letterato Camille Mauclair. 'Susanna e i vecchioni' è un'opera realizzata proprio nell'anno del suo esordio pubblico. Gherardi tratta il nudo femminile con delicato e austero candore. Il soggetto non scompone lo stile caratteristico dell'artista, che ne ritrae con grazia la purezza delle forme. La figura femminile riempie l'intero dipinto con l'ardore scultoreo di una creatura michelangiolesca. I due vecchi sono nascosti tra le fronde e passano in secondo piano, perché l'attenzione dell'osservatore è rivolta all'eleganza prorompente del nudo, in contrasto con la decorazione sommaria dello sfondo su cui si apre la veduta del paesaggio. Gli apprezzamenti di Fiumi per l'opera del pittore sono crescenti e numerosi sono i contributi critici pubblicati su quotidiani e riviste d'arte. Gherardi non risparmia parole lusinghiere verso il poeta di cui legge con molto interesse le opere pubblicate in quegli anni e per le quali è spesso chiamato a realizzare disegni e illustrazioni. Al ritorno in Italia, Gherardi non trova lo stesso consenso e apprezzamento per il suo lavoro, e a testimoniarlo sono le sue stesse parole in una lettera spedita a Fiumi il 15 aprile del 1943: “… So, perché mi fu riferito, che i vostri scritti hanno suscitato molta invidia e rancore; in me per conseguenza è aumentata verso di voi, caro Fiumi, la mia riconoscenza...” Gli anni successivi sono anni di intensa e prolifica attività. Gherardi confermerà solo poi la fama conquistata oltralpe, partecipando a numerose esposizioni collettive e personali, tra le quali quella di Verona, del 1961, presso la Galleria San Luca, curata dallo stesso Fiumi
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500726117
- NUMERO D'INVENTARIO 51660-1C4208
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI in alto a sinistra - Gherardi/o - Gherardi, Odoardo - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0