Madonna con il bambino e san Giovannino. Madonna con il bambino e san Giovannino

dipinto 1540 - 1540

Il dipinto raffigura la Madonna con Gesù bambino in braccio e san Giovannino a destra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Caroto Giovanni Francesco (1480 Ca./ 1555)
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu pubblicato nel catalogo a stampa della quadreria di Cesare Bernasconi (1851, p. 12) e venne identificato nella «Madonna col Bambino, e S. Gioannino» citata da Bartolomeo Dal Pozzo in palazzo Ridolfi a San Pietro Incarnario (1718, p. 294). Vent’anni più tardi, nel 1871, Carlo Ferrari ne ribadiva la provenienza, segnalando inoltre che «il quadro ha un po’ sofferto per essere stato troppo sfregato». Il restauro del 1999 ha confermato che la materia pittorica – molto sottile, come di consueto in Caroto – è abrasa su tutta la superficie tanto da lasciar trasparire il disegno sottostante. Gianni Peretti (2010, p. 408) segnalava che una replica o copia antica del dipinto è conservata all’Accademia Carrara di Bergamo (inv. 1118, olio su tela, 65 x 68; cfr. Rossi 1979, p. 162), mentre il gruppo delle tre figure è ripetuto, con alcune varianti, in una tavola del Princeton University Art Museum (già nella collezione dei conti Balladoro a Verona e poi di Henry White Cannon a Fiesole, Villa Doccia: Richter 1936, pp. 26-27 n. 19), la quale, a differenza dell’esemplare veronese, si apre su un luminosissimo e sconfinato paesaggio autunnale. Più in particolare, il nesso Madonna-bambino (di cui possiamo individuare la scaturigine remota nella "Madonna del pesce" di Raffaello) ritorna in molte altre redazioni del tema; tra esse vanno ricordate almeno la pala di Marega di Bevilacqua e la "Madonna con il bambino" della Pinacoteca Malaspina di Pavia, databili entrambe agli anni trenta del Cinquecento (Ericani 1998b, pp. 267-273). Sebbene non sia facile ancorare cronologicamente la tela del museo – anche perché il fondo di paese vi è sostituito da una uniforme campitura scura – secondo Peretti il rapporto con gli altri elementi della serie indurrebbe a ritenerla un prodotto della maturità dell’artista, da collocare nel quarto decennio. (da Gianni Peretti 2010, p. 408)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717784
  • NUMERO D'INVENTARIO 1364
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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