Madonna del fringuello alpino. Madonna con Bambino

dipinto ca 1520 - ca 1520

Il dipinto raffigura la Madonna con il bambino in braccio. Alle loro spalle un tendaggio e, su un davanzale, un uccello e alcuni frutti. Sullo sfondo, un paesaggio montano

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Negretti Jacopo Detto Palma Il Vecchio (1479-1480/ 1528)
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fin dall’inizio della sua fortuna critica fu chiaro che il dipinto era opera di un artista della terraferma veneta, di uno dei tanti lombardi originari delle province di Brescia e Bergamo attivi nella Venezia di Bellini, Giorgione e Tiziano. Furono dunque avanzati i nomi di Alessandro Bonvicino il Moretto (Ferrari 1871; Berenson 1932; Avena 1947), di Palma il Vecchio (Bædeker 1899; Pallucchini 1947), di Giovanni Cariani (Avena 1937a). Tenendo conto che la materia pittorica si presenta molto diminuita per aver subito in passato un aggressivo intervento di pulitura, già peraltro denunciato da Carlo Ferrari nel suo catalogo della collezione Bernasconi (1871), si può concordare sull’attribuzione a Palma il Vecchio. Pure se la pittura si presenta svelata e sono andate perdute vaste campiture di colore, in modo particolare nel paesaggio montano di sfondo che si apre alla destra della Vergine, si coglie comunque la stesura corposa, a macchia, tipicamente palmesca della pennellata. Anche l’abrasione superficiale degli incarnati delle figure, che sembrano sfocati, e dei panneggi sulla manica della Madonna, irrigiditi come in un cartoccio di pieghe inamidate, non è sufficiente ad annullare nella pittura sopravvissuta la morbidezza del modellato e delle variazioni di chiaroscuro e di colore che costituisce una delle più originali e veneziane sigle stilistiche di Palma. Del soggetto, tradizionalmente intitolato "Madonna del fringuello alpino" per la presenza del piccolo volatile che assiste al dialogo affettuoso e allo scambio di frutta tra i due congiunti, non si conoscono versioni iconograficamente vicine, ma tra le numerose composizioni a mezza figura note dell’artista il dipinto sembra doversi collocare nel periodo tardo, intorno al 1520, nel clima di un’accentuata adesione alla maniera tizianesca. Anche se in pose diverse, i modelli di figura sono simili per esempio a quelli della "Madonna con il bambino e i santi Giovanni battista e Maddalena" di Genova, Palazzo Bianco (inv. P.B. 283; Rylands 1988, p. 223 n. 51). (da Francesca Rossi 2010, pp. 433-434)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717755
  • NUMERO D'INVENTARIO 1765
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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