Madonna con il bambino. Madonna con Bambino

dipinto 1500 - 1549

Il dipinto raffigura la Madonna con il bambino tra le braccia. Sullo sfondo a sinistra, una finestra apre su un paesaggio lacustre

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è menzionato nel catalogo della collezione di Antonio Pompei, dove è descritto ancora con una cornice dorata e dimensioni maggiori delle attuali (66 x 57 cm), forse perché comprensive della cornice; in questa occasione veniva genericamente attribuito a scuola lombarda. Nel 1905 una nota manoscritta di Modigliani al Museo affermava trattarsi di una copia, mentre Trecca (1912) precisava che era copia da Marco d’Oggiono. Berenson (1932) lo elencava dubitativamente tra le opere di Marco d’Oggiono, descrivendolo erroneamente come «Madonna and Infant John». Più recentemente il dipinto è stato riprodotto da Marcora (1976) e da Sedini (1989), che lo pone a confronto con una serie di altre copie dalla "Madonna" Vonwiller di Marco d’Oggiono (Milano, Brera, inv. 953): una tavola del Castello Sforzesco (inv. 278), una alla Pinacoteca Ambrosiana (lascito Orsi Sperati; Sedini 1989, fig. 56c), una venduta a Londra nel 1922 (ibidem, fig. 56a) e infine un’ultima venduta da Finarte a Milano il 22 novembre 2000 (lotto 221). Tutti questi dipinti si ispirano al modello della "Madonna" Vonwiller, derivata a sua volta dalla "Madonna Litta" di Leonardo e, per il motivo delle teste accostate della Madonna e del bambino, da idee raffaellesche. Proprio in considerazione di questo aggiornamento di Marco sui moduli del classicismo romano e fiorentino, in circolazione a Milano dopo il rientro da Roma di Solario e Cesare da Sesto, sia Sedini sia Ballarin (2000) proponevano per il quadro di Brera una datazione nel secondo decennio del Cinquecento. Rispetto alla "Madonna" Vonwiller, nel dipinto veronese e in tutti e quattro i casi sopra citati il bambino è rappresentato seduto tra le braccia della madre e non in piedi. Nella tavola veronese, inoltre, si riscontrano altre varianti, come la finestra con paesaggio sulla destra e l’acconciatura della Vergine, che suggeriscono una maggiore dipendenza da modelli leonardeschi degli anni novanta. In conclusione, la modesta qualità del dipinto suggerisce di inserirlo in una serie di repliche totali o parziali di opere leonardesche, ben documentata attorno alla bottega del maestro negli anni venti e trenta del Cinquecento in area lombarda. (da Elena Rama 2010, p. 438)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717752
  • NUMERO D'INVENTARIO 5200
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI sul bordo sinistro della finestra - SALAINO PINXIT - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1500 - 1549

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE