Sacra Famiglia con santa Caterina. Sacra Famiglia con Santa Caterina

dipinto 1500 - 1549

Il dipinto raffigura, al centro, la Madonna con il bambino in braccio, il quale si sporge per baciare santa Caterina. A sinistra, in posizione leggermente arretrata, san Giuseppe. Sul fondo un tendaggio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’inventario della collezione di Alessandro Pompei, da cui proviene, i pittori Francesco Donisi e Giovanni Caliari assegnarono la tavola alla scuola di Palma il Vecchio, così come risulta segnalato anche dal biglietto sul retro della tavola che indica «De la scuola di Giacomo Palma il Vecchio» (Avena 1907). Più tardi, nel Catalogo del Museo del 1865, l’attribuzione fu spostata verso la scuola di Paolo Caliari. Secondo Alessandra Zamperini (2010, p. 469), se per evidenti ragioni stilistiche pare opportuno scartare l’indirizzo veronesiano, anche con la produzione di Palma il dipinto di Castelvecchio non sembra rivelare specifiche consonanze, a meno di non voler considerare in via generica la posa del bambino, che evidenzia un senso di plasticità e di movimento analogo ad alcuni altri motivi esperiti dal pittore bergamasco (come si può riscontare per esempio nella "Sacra conversazione" conservata all’Accademia Carrara di Bergamo: Rylands 1988, p. 200 n. 13). Tuttavia, anche tale concordanza non risulta sufficiente né determinante in una lettura complessiva per il nostro lavoro: al contrario, l’atmosfera sentimentale e gli elementi formali dell’opera lasciano trapelare la predilezione per un fare aggraziato – condensato in specie nei volti della Vergine e di santa Caterina, quest’ultima riconoscibile per la porzione di ruota dipinta in basso – che rimanderebbero piuttosto ad una vena mantovana o emiliana, a sua volta da rintracciare, come indicazione preliminare, nella ricaduta di qualche pensiero ‘alla Parmigianino’ e/o ‘alla Lorenzo Costa il giovane’. Quanto alla datazione, infine, anche sulla scorta di tali analogie si può pensare di convogliare la tavola di Castelvecchio verso il quarto-quinto decennio del Cinquecento. (da Alessandra Zamperini 2010, p. 469)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717721
  • NUMERO D'INVENTARIO 6781
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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