Adorazione dei pastori. adorazione dei pastori
dipinto
1550 - 1699
Il dipinto raffigura l'adorazione dei pastori. Al centro, la Sacra famiglia con Gesù bambino deposto su un lenzuolo bianco retto dalla Madonna. A sinistra i pastori adoranti. In secondo piano la capanna con il bue e l'asino e sopra due colombe bianche. In alto un nastro sostenuto da due angioletti
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Cretese-veneziano
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, rovinata da una vistosa crepa nell’area centrale, presenta una materia pittorica piuttosto consunta, dalla quale emergono ancora le dorature utilizzate con particolare insistenza nella veste e nell’aureola di Maria. Ad onta di tali inserti formali, però, l’iconografia non presenta dettagli di rilievo, rivelando anzi una certa convenzionalità di rappresentazione: ne fanno fede la caratterizzazione piuttosto marcata e corposa dei panneggi, l’insistenza grafica con cui sono rappresentati i movimenti dei corpi, nonché una sorta di rigidità nei gesti. All’evidenza si tratta di un prodotto artigianale, di intonazione popolaresca e verosimilmente a destinazione privata – date anche le dimensioni – che viene a trarre spunti, pur nell’ingenua semplificazione del tessuto narrativo e stilistico, da un linguaggio figurativo di ascendenza bassanesca: dalle varie "Adorazioni dei Magi" eseguite da Jacopo Da Ponte, infatti, derivano la caratterizzazione dei pastori poveri e devoti, di cui uno colto nel gesto di levarsi il cappello per rispetto, l’ambientazione entro un’architettura vagamente classica, il motivo del piccolo Gesù deposto sul lenzuolino sollevato dalla madre, e infine l’andamento sinuoso del manto della Vergine (cfr. Avagnina 1992, pp. 44-48). Nel contempo, tuttavia, il modo di delineare le zone d’ombra per mezzo di netti campi scuri, il gusto per l’oro nell’ornamento e la frontalità con cui la scena è offerta allo spettatore devono essere letti anche quali indizi dell’appartenenza alla cultura dei "madonneri" veneto-cretesi, in favore della quale, inoltre, può essere proposto un confronto puntuale con una tavola conservata nel Museo Nazionale di Ravenna, ascritta al XVII secolo, di soggetto e dimensioni simili, ancorché di migliore livello esecutivo (Icone 1979, p. 79). (da Alessandra Zamperini 2010, p. 472)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717717
- NUMERO D'INVENTARIO 6892
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI sul cartiglio retto dagli angeli - GLORIA IN.. - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0