Madonna con il bambino. Madonna con il bambino
dipinto
1500 - 1510
Solario Antonio Detto Zingaro (notizie 1502-1514)
notizie 1502-1514
Madonna in trono con il bambino, in posizione frontale davanti ad un parapetto; l'alto schienale del trono divide l'ampio paesaggio nello sfondo; il bambino porge alla madre un frutto ed indossa un pendente di corallo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Solario Antonio Detto Zingaro (notizie 1502-1514)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel catalogo della collezione Bernasconi del 1871, assegnado il dipinto alla mano del veneziano Marco Marziale, Carlo Ferrari riferiva di una precedente provenienza da casa Giovio. Pur non essendo documentata alcuna collezione locale con questo nome, è probabile si trattasse di una famiglia residente in città, a maggior ragione se si considera che l'iscrizione antica sul retro della tavola, recante una sorprendente attribuzione a un artista del gotico internazionale come Stefano, ha l'aria di risalire ai primi e incerti tentativi compiuti dai conoscitori locali sette-ottocenteschi per individuare in raccolte private cittadine le opere dei maestri della pittura veronese del Quattrocento. La critica novecentesca non esitò invece sull'attribuzione all'area veneta intorno a Giovanni Bellini. Si fece il nome di Antonio Solario, artista della cerchia documentata tra Venezia, le Marche e Napoli all'inizio del XVI secolo. La corrispondenza con opere sicure dell'artista sono la "Madonna con il bambino e san Giovannino" della National Gallery (inv.2503; Davies 1961, p. 494) e la "Sacra famiglia" della Walters Art Gallery di Baltimora (inv.37.502; Zeri 1976, pp. 273-274, n. 187) è immediata, e un diretto riscontro iconografico si può rilevare nella "Madonna con il bambino e i santi Pietro e Francesco" del Museo del Castello Sforzesco di Milano (Fossaluzza 1997, pp. 382-384, n.271), sviluppata in una composizione più complessa ed elaborata nella quale tuttavia sono impiegati modelli quasi sovrapponibili nel disegno del bambino e della Madonna. Nel quadro veronese, Solario, si muove all'interno del linguaggio belliniano che dovette formare la sua giovinezza prima e durante il soggiorno marchigiano, durato fino al 1506, e in ogni modo non vi è traccia dell'impatto con la maniera di Andrea Solario, suo omonimo incontrato certamente a Venezia, che segnò invece in direzione lombarda l'ispirazione della "Testa del Battista" della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, da lui firmata nel 1508. La Madonna veronese mostra l'influenza di Antonello; le mani femminili dalle dita sottili e regolari, il modello e la posa del bambino seduto, controllatissimi nel disegno, ricadono nella scia di modelli del maestro siciliano che gli artisti della Terraferma si trovarono davanti agli occhi agli inizi del secolo. Lo scorcio della mano destra della Vergine e del braccio levato in gesto benedicente da Gesù rimandano alla formula adottata da Jacobello d'Antonello nella "Madonna con il bambino" firmata nel 1480, ora all'Accademia Carrara di Bergamo (da Francesca Rossi 2010, cat. 139)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717534
- NUMERO D'INVENTARIO 1588
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- ISCRIZIONI sul retro - Si crede che questa Pittura sia di Stefano da Zevio / 25 -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0