Madonna con il bambino. Madonna con il bambino

dipinto 1490 - 1499

Madonna, ritratta a mezza figura, che regge Gesù bambino stante su un davanzale, sullo sfondo di un paesaggio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Jacobello D'antonello (notizie 1479/ 1482)
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Attribuito inizialmente a Michele da Verona (Berenson 1907; 1932) e alla scuola vicentina (Trecca 1912, seguendo un’ipotesi di Borenius), il dipinto fu acquistato dall’antiquario Luigi Montini nel 1882, ma secondo Giuseppe Trecca proveniva dalla collezione Giusti del Giardino. La segnalazione non trova tuttavia riscontri negli elenchi conosciuti della quadreria Giusti, ultimo dei quali l’inventario del 1814 recentemente riscoperto (Spolaore 1999). Degno di nota l’accostamento all’ambito vicentino che precedette la corretta individuazione dell’autore nella scuola di Antonello da Messina (Sandberg Vavalà 1926-1927), se si tiene conto dell’ascendente che l’astro siciliano esercitò nella terraferma veneta su un artista come Bartolomeo Montagna. Forse anche per la difficoltà di lettura di una materia pittorica estremamente consunta e assottigliata, quasi completamente abrasa nel paesaggio di sfondo di cui sono andati perduti i caratteristici alberelli rarefatti nella pianura e i rilievi alpini all’orizzonte, la questione dell’autografia non è stata mai degnamente indagata dai tempi della prima attribuzione ad Antonio o Antonello da Saliba, eccettuato il parere di Sergio Marinelli (1983), che vi ha colto uno stile più arcaico nel modo di segnare le pieghe taglienti del panneggio e nell’astrazione geometrica delle forme, sospettando potesse invece trattarsi di un’opera più antica del figlio di Antonello, Jacobello, che alla morte del padre, nel 1479, ne rilevò la bottega portando a compimento alcune sue opere non finite e facendo da maestro ai più giovani cugini Antonio e Pietro da Saliba. L’unico termine di confronto sicuro per seguire questa pista è in realtà la "Madonna con il bambino" dell’Accademia Carrara di Bergamo (inv. 184), la sola opera firmata di Jacobello d’Antonello, datata 1480, di per sé insufficiente per tentare di comprendere la sua personalità autonoma che qui si dimostra legatissima alla maniera belliniana tarda del padre, in particolare alla "Madonna Benson" di Washington, National Gallery (inv. 30; Barbera 1997, p. 142), collocabile nel periodo veneziano e forse già opera di collaborazione tra i due. Ma tanto basta per rintracciare un modo di fare comune al dipinto veronese nella volumetria geometrica delle figure, nel panneggio tagliente, nel disegno delle mani della Madonna – la destra derivata dalla "Madonna Benson", la sinistra che con un movimento simile delle dita tiene una susina piuttosto che il piattino di vetro –, nei visi larghi e nei lineamenti forti del naso indagati da una fonte luminosa proveniente da sinistra e infine nel gesto benedicente del bambino. Alla versione veronese manca, è vero, la ricerca del dettaglio decorativo che alla critica odierna è parsa tanto insistita e dominante nel dipinto di Bergamo da volerne fare una sigla distintiva di Jacobello. Ma qualsiasi deduzione stilistica basata su un unico documento figurativo può risultare affrettata. Con tutta probabilità il dipinto fu realizzato in Veneto. La presenza di numerosi esemplari della bottega antonelliana nel territorio, tra i quali la "Madonna con il bambino" in Santa Maria Formosa a Venezia e la pala della parrocchiale di Bovolenta di Pietro da Saliba, sembra dimostrare che i vari discendenti di Antonello continuarono a mantenere contatti con il Veneto, soggiornandovi o inviando opere. Numerose anche le varianti da soggetti del caposcuola messinese tuttora in musei locali, che finiscono comprensibilmente per ricadere nella sterminata proliferazione di dipinti di ambito belliniano, tra le quali si segnala una copia ottocentesca ai Musei Civici di Padova (inv. 418; Attardi 1991, p. 274 n. 211) derivante da uno schema antonelliano simile a quello veronese" (da Francesca Rossi 2010, cat. 138)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717533
  • NUMERO D'INVENTARIO 1258
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI sul parapetto in basso - OP. VICTORIS / CARPATIO V[EN] - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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