Crocifissione. Crocifissione
dipinto murale
1340-1360
Altichiero (cerchia)
1335 ca./ ante 1397
Nella parte superiore si scorge il Cristo crocifisso dalla testa al perizoma, e brani di angioletti in volo. Nella parte inferiore sinistra, in primo piano la Maddalena ai piedi della croce con un tratto del Crocifisso e san Giovanni, il gruppo delle donne che sorregge la Vergine, e in secondo piano alcuni cavalli e cavalieri tra i quali il centurione di profilo, a mani giunte, con il berretto frigio e un abito variegato con motivo a rombi. A destra in primo piano un inserviente di tre quarti (colui che ha dato l'aceto), un vecchio rabbino che si rivolge ai soldati, alcune figure del popolo, mentre in secondo piano numerosi cavalli e cavalieri assai vari nei lineamenti e negli abiti tipici del loro rango
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a affresco
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ATTRIBUZIONI
Altichiero (cerchia)
- LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco fu scoperto nel 1864 "in uno stretto andito che dalla cappella di S. Lucia corre dietro la chiesa, guasto da una scala che metteva nella cantoria" (Pighi, 1893, p. 12). Informazioni sullo stacco sono emerse dall'archivio del Museo di Castelvecchio. Il 30 aprile 1878 (reiterando analoghe richieste del 1872 e del 1875) il Museo civico proponeva alla giunta municipale l'acquisto "d'un affresco pregevolissimo" attribuito a Giotto che si trovava in "un'umida oscura e stretta stamberga appoggiata al muro del coro della chiesa della SS. Trinità". Il 21 gennaio 1879 il municipio accoglieva la proposta, riducendo però a 700 lire (600 a spese del Comune e 100 pagate dai fondi del Museo) la somma di 1000 lire richiesta dalla Fabbriceria della chiesa. Per quanto riguarda l'esecuzione dello stacco era stato proposto il pittore Pietro Nanin, che aveva già riprodotto l'affresco in una litografia. Fu concordato un compenso di 800 lire e tale minor offerta venne giustificata con il fatto che Nanin aveva ricevuto nel 1875 700 lire per lo stacco dell'affresco "dell'Altichieri" dal palazzo dei Tribunali, che era di dimensioni minori (inv. 294-1B0545). Le condizioni ormai precarie portarono il Consiglio comunale, con lettera del 28 marzo 1879, a autorizzare l'operazione, "fatto divieto al Sig. Nanin di ritoccare in alcuna guisa l'affresco, e stabilito che l'operazione del lievo e trasporto saranno sorvegliate anche dalla benemerita Conservazione del Civico Museo". Da una minuta del conservatore Carlo Alessandri, datata 7 luglio 1879, apprendiamo che l'affresco staccato presentava "molte parti ridipinte per antichi restauri che furono anche prima del lievo rimarcate e deplorate". La "Crocifissione" venne poi gravemente danneggiata da un bombardamento aereo il 4 gennaio 1945. I danni subiti nel tempo impediscono un'approfondita lettura e lasciano aperto il problema dell'attribuzione a Altichiero; tuttavia si tratta certamente di un lavoro a buon fresco di un collaboratore del maestro (Gemma Brenzoni 2010, cat. 41)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500717481
- NUMERO D'INVENTARIO 634
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0