Madonna con il bambino. Madonna con il bambino
dipinto
1430 - 1439
Madonna ripresa a mezza figura contro il fondo dorato, tiene in braccio e guarda amorevolmente il bambino, chinando il capo verso di lui. Egli, dando le spalle, si rivolge alla madre con il volto di profilo e le braccia tese, come se fosse nell'atto di parlare o stesse per abbracciarla, stringendola al collo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
ORO
tavola/ pittura a tempera
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LOCALIZZAZIONE Museo di Castelvecchio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La piccola tavola, assai assottigliata, raffigura la Madonna con il bambino. Egli indossa una sopravveste rossa senza maniche che, orlata preziosamente sullo scollo da una fascia in lamina d'oro ornata di motivi pseudo-cufici, lascia vedere in corrispondenza del braccio sinistro una leggera tunica bianca. La nuca è coperta in buona parte dal nimbo che, ricavato a risparmio per via di graniture e incisioni sul fondo oro, è reso in modo scorciato e visto da dietro. L'aureola di Maria, anch'essa lavorata a oro, è invece formata da tre fasce concentriche, che sono definite da una fitta tessitura di piccole punzonature a cerchi concentrici, a rosetta e a foglia. Il capo di Maria è accompagnato da un velo bianco che le ricade sulla fronte e le si avvolge attorno al collo. Su di esso porta un mantello blu che, profilato da oro e lacca rossa, scende a coprirle il busto. La superficie del mantello era ornata da motivi decorativi vegetali in lamina d'oro, ormai evanescenti, che si disponevano a rombo attorno ad una M, come si vede in corrispondenza del braccio destro. La superficie pittorica è, nell'insieme, in discreto stato di conservazione; si segnala l'usura del fondo oro, lacune e un impoverimento del tessuto pittorico in corrispondenza del margine inferiore e delle mani di Maria. Si tratta di un'opera appartenente all’ambiente veneziano intorno Michele Giambono, tra i principali rappresentanti della stagione del Gotico internazionale nel Veneto, protagonista proprio a Verona, nel 1432, della decorazione murale attorno al monumento Serego nella Chiesa di Sant’Anastasia. La lavorazione delle aureole e, in particolare, il tipo di punzoni usati non corrispondono tuttavia alle soluzioni della bottega di Giambono, ma sono piuttosto affini a quelle attestate nella produzione di Zanino di Pietro, cui rimanda anche un certo carattere di maniera nel riecheggiare i modelli di Gentile da Fabriano. Per queste caratteristiche, la fisionomia del maestro della Madonna Vettore risulta assai prossima a quella di Lorenzo da Venezia alias Lorenzo di Giacomo. Il dipinto in esame, collocabile nel quarto decennio del Quattrocento, ha dei riscontri nella produzione più antica di questo pittore, che trova coincidenze strette anche nell'uso dei punzoni nella tavola raffigurante Beatrice d'Este che si conserva presso la parrocchiale di Este (Franco 2010, cat. 76)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715148
- NUMERO D'INVENTARIO 44380
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0