Ritratto maschile, testa di vecchio, putto, mani, testa di leone, due figure maschili. Ritratto maschile, testa di vecchio, putto, mani, testa di leone, due figure maschili
disegno murale
1385 - 1385
Altichiero (notizie 1365/ 1393)
notizie 1365/ 1393
Due frammenti disgiunti con disegni in ocra verde con varie raffigurazioni. Il primo dei due frammenti reca un ritratto maschile con il cappello a cappuccio, dal quale fuoriesce il padiglione dell'orecchio, una testa di vecchio, un putto stante, degli esercizi di mani sul bordo inferiore, un profilo di testa di leone e due figure maschili in movimento sul bordo destro. Il secondo mostra una testa inquadrata in un pentagono entro un arco polilobato
- OGGETTO disegno murale
-
MATERIA E TECNICA
intonachino
-
ATTRIBUZIONI
Altichiero (notizie 1365/ 1393)
- LOCALIZZAZIONE Museo di Castelvecchio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I tre strati di intonaci, la cui figurazione è ritenuta di Altichiero, sono stati recuperati nel 1958 sotto lo strappo del colore dell'affresco della tomba di Aventino Fracastoro sulla facciata di San Fermo Maggiore a Verona (vedi inv. 25593-1B3791). Vanno messi in relazione cronologica con l'iscrizione posizionata sotto il sarcofago, che colloca nel novembre del 1385 la morte del celebre astrologo, naturalista e archiatra della corte scaligera: di lì a poco veniva probabilmente predisposto il suo monumento funebre, la cui parte scultorea ancor oggi si trova “in situ”. L'uso dell'intonaco bagnato rappresentava un mezzo economico per esercitarsi in particolari che avrebbero poi trovato posto nell'affresco, o in esercizi grafici, o un semplice mezzo per sperimentare i tempi di asciugatura. Il frammento in esame costituiva il secondo strato e mostra una notevole varietà di figurazioni, utili per fissare rapidamente alcune idee o per esercitare la mano in pezzi di bravura: l’intonaco diventa anche qui, come nella “sala magna” e nel riquadro Cavalli, un quaderno di schizzi, secondo una prassi esecutiva che da Altichiero si era presto allargata alla bottega (Piccoli 2010, p. 117). La precisa definizione del profilo della testa maschile con il cappello, dal quale fuoriesce il padiglione dell'orecchio, secondo la raffigurazione consueta ad Altichiero negli affreschi della cappella di San Giacomo al Santo, e la veristica presentazione dei tratti farebbe pensare al ritratto di Fracastoro ai piedi del gruppo di Dio Padre, Gesù e la Madonna; la testa di vecchio rimanda invece a un primo abbozzo, poi variato, per la testa del Padre (Ericani 2010). Le altre figurazioni non trovano invece rispondenza con quanto poi realizzato, ma presentano comunque legami con i disegni realizzati dal pittore negli intonaci soggiacenti ai sottarchi degli affreschi del palazzo di Cansignorio (si veda per esempio inv. 36367-1B3865). In particolare le due figure in movimento hanno stretta relazione con figure realizzate dall'artista nei due cicli padovani; la ricerca espressiva delle mani costituisce una delle sue ricerche principali della raffigurazione; la testa di leone riprende la mensola che sorregge la tomba di Fracastoro, mentre il ritratto finito in terra verde trova confronti nella sua coeva miniatura (Ericani 2010)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715130
- NUMERO D'INVENTARIO 25595
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0