Madonna della stella. Madonna con il bambino

dipinto 1490 - 1499

La Madonna a mezzo busto stringe a sè il Bambino in piedi su un parapetto; sulla spalla destra, il mantello è decorato da una stella. Dietro un drappo. La cornice, moderna, è un listello dorato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola
    carta/ pittura a tempera, a incollaggio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Museo degli affreschi G.B. Cavalcaselle
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Stando all’iscrizione che compare sul verso, il dipinto si trovava in origine presso le monache di Santa Chiara. Eseguito su carta con tecniche affini a quelle proprie alla miniatura, con un disegno a inchiostro completato con coloriture a tempera e dorature e argentature a conchiglia sull’aureola, sulla stella e sui ricami della veste della Vergine (cfr. la relazione di restauro presso l’Archivio del Museo), sembra essere un prodotto destinato principalmente alla devozione privata, ed è perciò probabile che fosse custodito in qualche ambiente del convento, anche in ragione della sua intrinseca fragilità, piuttosto che nell’adiacente chiesa. A seguito delle soppressioni napoleoniche, l’opera entrò poi in collezione Monga (Avena 1914) e fu verosimilmente in tali circostanze che, secondo una prassi tipicamente ottocentesca, venne realizzato l’assemblaggio su tavola, dettato forse più dalla volontà di conferirle una dignità museale, sancita dall’applicazione di una cornicetta perimetrale in legno dorato, che da una finalità conservativa, in parte anzi compromessa da tale operazione. (...) Per quanto dunque inficiata, la residua leggibilità del dato stilistico consente in ogni caso di respingere l’attribuzione a Francesco Verla ratificata da un cartellino applicato sul verso del supporto. Parimenti, sembrerebbe da escludere anche il più generico rimando alla scuola vicentina proposto da Avena (1914), vagamente indotto dalle fisionomie approssimativamente montagnesche delle figure, ma privo di concreti riscontri linguistici soprattutto quando si voglia tener conto dell’insistito grafismo dei panneggi. Più eloquente ai fini delle ricerca di una paternità è semmai la soluzione iconografica adottata: il bambino in piedi su un parapetto marmoreo che cinge con le braccia il collo della madre alla stregua di un «petit étrangleur» (Paris 1995, p. 211), denuncia in effetti l’intervento di un pittore in dimestichezza con lo schema belliniano fissato dalla cosiddetta "Madonna Willys" (São Paulo, Museu de Arte), del 1488-1490, divulgato da tutta una serie di copie e varianti, ma forse memorizzato dal nostro autore per il tramite di qualche incisione, come sembrerebbe provare la ripresa in controparte, e dallo stesso reinterpretato in chiave più affettuosa, come svela l’atteggiamento della Vergine, che accosta teneramente il volto a quello del figlio anziché ritrarsi, come nel prototipo e nelle sue numerose riprese (Heinemann 1962, I, p. 13)" (da Monica Molteni 2010, cat. 112)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500715104
  • NUMERO D'INVENTARIO 990
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Verona
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Camp (?) / Luigi Cardoni [o Gardoni] / fa memoria di questa ha / la ancona le monache di santa Chiara / è stata sopressa da Napoleone nel 1810 / e così li conventi di fratti in Verona / ed altre parti dove com[a]ndavo / lo stesso Napoleone -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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