Rovine con due arcate e statua di guerriero
stampa di traduzione,
post 1734 - ante 1739
Giampiccoli Giuliano (1703 / 1759)
1703 / 1759
Tiepolo Giambattista (1696 / 1770)
1696 / 1770
Ricci Marco (1676 / 1730)
1676 / 1730
Personaggi: figure maschili; oggetti: rovine classiche, scultura di soldato romano
- OGGETTO stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte
carta/ bulino
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Giampiccoli Giuliano (1703 / 1759): incisore
Tiepolo Giambattista (1696 / 1770): inventore
Ricci Marco (1676 / 1730)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
- INDIRIZZO Via Roma, 28 - 32100, Belluno (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa acquaforte fa parte della suite di paesaggi di Marco Ricci incisi da Giuliano Giampiccoli ed impreziositi dalle cosiddette "addizioni" di Giambattista Tiepolo, ovvero dalle figure che questi inserì tra le vedute incise dal bellunese. Dario Succi, in diversi contributi critici, propone per questa collaborazione a quattro mani una datazione tra il 1736-1737 ed il 1739. Lino Moretti, appoggiato da ulteriori e successivi studi (cfr. Rutgers 2006, p. 258), sostiene invece l'anno 1735 come termine ante quem più attendibile, ovvero la data di morte del committente della serie Bartolomeo Zucconi. La Raccolta ha poi conosciuto quattro diverse edizioni: la prima, patrocinata da Zucconi e dedicata a Joseph Smith e ad Anton Maria Zanetti, si compone di 36 paesaggi, più i 2 frontespizi con le rispettive dediche, divisi in due gruppi numerati "1-18" e "II, 1-18"; la seconda edizione, a cura di Teodoro Viero, è datata al 1775 e si arricchisce di 12 paesaggi e 2 ulteriori frontespizi, realizzati da Giampiccoli e Tiepolo sempre, verosimilmente, ante 1735 ma rimasti inediti per circa un quarantennio, portando il numero dei paesaggi da 36 a 48 ed il numero complessivo delle incisioni a 52, suddivise in quattro serie da 12 tavole ciascuna ad ognuna delle quali è premesso un frontespizio, numerate "I", "II", "III", "IV" ed i numeri dall'1 al 12; la terza edizione si colloca all'inizio dell'Ottocento, per i torchi dei fratelli Vallardi di Milano, e come la quarta, anonima e con l'indirizzo dei Vallardi raschiato del tutto o in parte, non conosce variazioni nel numero totale dei fogli. L'esemplare in oggetto appartiene al terzo stato di lavorazione del rame, corrispondente alla raschiatura del n. "15", sostituito con la numerazione "III. 10" secondo l'ordine dato ai quattro gruppi di vedute dell'edizione Viero del 1775. Il primo stato del rame presentava una impostazione delineata in toto dal solo Giampiccoli, mentre le figure poi rimaste invariate negli stati successivi sono state ideate ed inserite da Giambattista Tiepolo in corrispondenza del secondo. Il capriccio rovinistico rientra tra i soggetti cui è principalmente legato nella memoria storico artistica il nome di Marco Ricci. Questa acquaforte si rifà direttamente ad una incisione riccesca conosciuta in un unico stato, riproposta in controparte, della quale viene rispettata fedelmente l'impostazione compositiva con l'eccezione della statua femminile che compariva originariamente tra le due colonne, eliminata a partire dal secondo stato di lavorazione della lastra (cfr. Succi 2013, pp. 172-173, cat. 27). Linvenzione, inoltre, si avvicina molto ad un altro capriccio di rovine antiche inciso da Marco Ricci e dedicato a Gerardo Sagredo, del quale viene ripresa in particolare l'impostazione della doppia arcata, delle due colonne diroccate e la soluzione del gruppo di figure che circondano la scultura del soldato romano (cfr. Succi 2013, p. 156, cat. 10)
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500693697
- NUMERO D'INVENTARIO 9950
- ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI in basso a destra - Iulian: Giampicoli Scnlp: III. 10 - a stampa - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0